REDAZIONE MASSA CARRARA

La ricetta logistica di Grendi Navigazione sempre più sostenibile Merci in treno e focus fotovoltaico

Presentati dal colosso marittimo i risultati della relazione di impatto relativa all’esercizio fiscale 2022. Le quote rosa arrivano in media al 18% ma nei ruoli apicali hanno già raggiunto il 43%. L’analisi del report.

La ricetta logistica di Grendi Navigazione sempre più sostenibile Merci in treno e focus fotovoltaico

Una terza nave per navigare in maniera sempre più sostenibile anche con l’aiuto del vento. Impegno ad aumentare l’intermodalità ferroviaria e la prima web serie sulla logistica in cui i dipendenti raccontano il mondo della logistica da un punto di vista non convenzionale. Questo è quanto emerge dalla relazione appena pubblicata dal Gruppo Grendi. Un colosso che opera anche a Marina di Carrara, con terminal in concessione, come a Olbia e Cagliari, un fatturato di 88 milioni nel 2022, 157 dipendenti diretti e 400 nell’indotto e che guarda al futuro in un’ottica di rinnovamento. Prima di tutto sui trasporti: riduzione dei tir sulle strade grazie a una strategia che mira a usare sempre più la ferrovia, e il porto di Carrara è ben servito. Nel 2022 il Gruppo Grendi ha movimentato sui binari da Marina verso Reggio Emilia e Modena un ammontare pari al 2,7% circa delle tonnellate trasportate dai servizi marittimi. Così Grendi ha rimosso ogni settimana 110 viaggi di tir su una tratta media di 180 km riducendo emissioni e costi legati a congestione stradale, rumore e incidentalità. Altri investimenti positivi sono stati fatti in Sardegna. Nel 2022 le attività principali hanno riguardato il supporto al credito dei fornitori strategici dell’autotrasporto di piccole dimensioni con l’anticipo delle fatture passive a tassi sostenibili sviluppata in partnership con Crédit Agricole.

Raggiunti e superati gli obiettivi a fine 2022 rispetto al 2021: +16% di operatori registrati, +78% di operatori che hanno scontato le fatture e, in termini di redditività, +623% pari a 18.300 euro di beneficio generato per ogni milione anticipato. E i dipendenti del gruppo sono cresciuti dell’85% dal 2017 al 2022 a quota 157 persone e così i fondi per il welfare sono cresciuti del 48% e si associano ad altre iniziative: dal raddoppio del congedo di paternità alla cassetta delle idee, realizzata in materiali riciclati, per raccogliere i suggerimenti dei dipendenti per il miglioramento dei processi con una quota rosa che arriva al 18% in generale ma che nei ruoli apicali è pari al 43%. È il primo operatore marittimo a modificare lo statuto per diventare Società Benefit nel 2021, aggiungendo agli obiettivi economici l’impegno per ambiente, dipendenti e collaboratori, clienti, fornitori e comunità. "Essere società benefit è un impegno che si riversa a cascata in tutti gli ambiti del nostro gruppo. Per questo da quest’anno abbiamo una nuova organizzazione con una capogruppo, Grendi Holding SPA, Società Benefit con ruolo di coordinamento strategico di tutte le società controllate e consolidate commentano gli amministratori delegati Antonio e Costanza Musso".