La pace in un flash mob Un appello del vescovo

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di Stefano Guidoni

Centocinquanta i pacifisti scesi “In piazza per il disarmo e la pace” in un flash mob che ha coinvolto chi passaggiava sul lungomare. Promosso dall’Accademia apuana della pace e sostenuto in primis dall’Azione cattolica diocesana, il ritrovo ha avuto come teatro la zona antistante il pontile di Marina di Massa. Un mix tra flash mob e manifestazione pacifica, a sei mesi dall’inizio della guerra in Ucraina. Diversi gli interventi, tra cui la portavoce dell’Accademia. "Oggi siamo nuovamente qui per condannare l’invasione russa dell’Ucraina e dire si alla pace. Crediamo – ha spiegato Antonella Cappè – che questa guerra, come tutte le guerre, porti solo distruzione e morti. L’Italia ripudia la guerra, non ci sono mezze parole che diano adito a dubbi eppure dopo pochi giorni dall’invasione russa, tanto l’Europa che il nostro governo si sono subito espressi a favore dell’invio di armi all’Ucraina. Ciò significa che i tentativi diplomatici di diversi capi di stato europei, sono stati fatti senza alcuna convinzione. Abbiamo tante domande e una certezza cambiare direzione è necessario e urgente. Chiediamo pace e disarmo, subito".

Presente anche il vescovo monsignor Mario Vaccari che ha esortato a non arrendersi alla guerra. "Vista la situazione chiara, di aggressione di un paese sovrano su un altro – la domanda di fra Mario – come perseguiamo il dovere di soccorrere la vittima e adoperarsi per fermare l’invasore?" Una discussione che secondo il vescovo "verte sul come, e non sul se. Di sicuro accoglienza dei profughi e sanzioni alla Russia, magari con la cura di penalizzare i governanti più che il popolo, con il rischio di acuire, comunque, lo spirito nazionalistico". Monsignor Vaccari ha ricordato che "non si può dare pace se non si è in pace" come diceva san Francesco".

Al flash mob sono intervenuti anche Nando Sanguinetti, presidente provinciale dell’Anpi e Luca Marzario dell’Arci provinciale, tra i partecipanti anche la la vice presidente della Provincia Elisabetta Sordi, il delegato comunale di costa massese Marco Amorese e Fabrizio Rocca in rappresentanza della Cgil apuana. L’iniziativa che ha visto la presenza significativa dell’Azione cattolica, a partire dal presidente diocesano Marco Leorin proseguendo con l’Azione cattolica ragazzi, ha avuto come conduttore Marco Gervastri.