
"La movida è in regola e dà lavoro". Commercianti difendono i locali
I commercianti della movida di Marina di Carrara dicono stop alle critiche dei residenti. Sottolineano di essere in regola per gli impatti acustici e respingono l’immagine di una zona trasformata in Far West in balia dei ragazzini. "Ci siamo incontrati per fare il punto della situazione – scrivono i titolari di Bristol, Bon Pro, Drop, Samba, Lombardi, Buble jungle baby, Bomb, Jhonny Fox e altri locali e negozi –. Dopo aver parlato con gli organi preposti alla sicurezza del territorio, che non hanno mai riscontrato criticità nella nostra zona, con il Comune che si ritiene soddisfatto del nostro operato, e le associazioni di categoria". Per loro "il biglietto da visita che spesso viene mostrato è assolutamente fuorviante e non in linea con la realtà dei fatti".
"Noi che viviamo questa zona 24 ore su 24 e diamo da lavorare a centinaia di persone – scrivono –, siamo stanchi delle troppe vessazioni. Dall’incontro è emerso che siamo quasi tutti in regola con gli impatti acustici e i permessi per creare un minimo di attrattiva per i nostri avventori. I nostri locali fanno da richiamo per persone che mai si avvicinerebbero a questa zona. L’alta professionalità degli addetti ai lavori e la bellezza dei locali, da anni sono l’attrattiva più importante del territorio, moltissimi si sono affezionati al punto da investire sul territorio, venire a fare compere, acquistare abitazioni o semplicemente fare della nostra movida il punto di ritrovo per le loro serate".
Bellezza dei locali che secondo i commercianti contrasta con altre situazioni di degrado. "I palazzi di via Rinchiosa – aggiungono – sono mal tenuti, sporchi e pericolosi. La nostra riunione è stata fortemente voluta dai molti che si chiedono cosa faremo in inverno? Come accade nelle zone che funzionano, si vuole sapere ciò che ci sarà, se faremo qualcosa per Halloween o il ponte dell’8 dicembre. Vogliamo dare continuità all’ottimo lavoro che stiamo svolgendo, andando in controtendenza con luoghi che si stanno spegnendo a causa di ordinanze spesso molto dure con chi lavora".
Quindi la stoccata ai residenti: "spesso il ricordo di quando si era giovani e spensierati, lascia il posto al silenzio dei pensieri – scrivono –, oppure la voglia di essere protagonisti per forza porta alcuni a trovare problematiche che non esistono o esistono in parte, ma di certo non sono causate dai locali. Vedersi e condividere un cammino uniti e sorridenti, sarà la nostra strada – concludono–, sicuri che l’appoggio del Comune e delle associazioni di categoria sarà fortissimo. Marina di Carrara e il polmone dei giovani, nonostante ci siano palazzi fatiscenti e problematiche che dovranno essere risolte da coloro che ci abitano".
Alessandra Poggi