CRISTINA LORENZI
Cronaca

La lirica in Accademia entusiasma e conquista Fa centro la rete spontanea di eccellenze

La rinascita parte dal basso con l’impegno e la buona volontà di associazioni e istituzioni che hanno deciso che l’unione fa la forza

La lirica in Accademia entusiasma e conquista Fa centro la rete spontanea di eccellenze

di Cristina Lorenzi

Poteva essere uno dei tanti blasonati concerti cui ci hanno abituato gli Amici della lirica. Quattro big del belcanto in Accademia riuniti per festeggiare, in un’aula magna gremita di appassionati venuti anche da fuori regione, il carnevale. Una domenica dove il circolo ’Mercuriali’ ha dimostrato ancora una volta che a Carrara la cultura parte dalle associazioni, dalla professionalità e dalla buona volontà di chi vuole fare rete. Un’unione di eccellenze che dalla musica al teatro, all’arte si stanno unendo per produrre cultura. E’ così che sta funzionando una sorta di laboratorio di idee, la rete fra il circolo degli Amici della lirica, che ogni volta propone concerti impensabili per un piccolo centro, e l’Accademia di Belle arti. Il sodalizio fra Carlo Menconi, che quest’anno festeggia i 50 anni di attività del vitale circolo ’Mercuriali’, e il direttore Luciano Massari ha fatto sì che l’Accademia apra i suoi lussuosi saloni a un pubblico assetato di cultura che viene da ogni parte d’Italia. Così un concerto di opera buffa dove il bass baritone Cesidio Iacobone, il baritono Giorgio Carli, il soprano Ripalta Bufo e il tenore Lorenzo Martelli, accompagnati al pianoforte dal Maestro Pietro Mariani, hanno trasformato una domenica in un autentico evento. La musica di alta qualità, i protagonisti della lirica mondiale, che hanno calcato i palcoscenici più blasonati del globo sono venuti in città grazie all’amicizia con il circolo ’Mercuriali’. Fuochi d’artificio sulle note più ardue, duetti che hanno spaziato da cabalette di Rossini ad arie immortali di Donizetti, riportando l’opera buffa a quel registro fatto di divertimento e spasso che le era proprio dalle origini. Verve comica, competenza scenica e registri vocali d’eccezione hanno scaldato il pubblico che ha salutato ogni performance con grande entusiasmo. Ad accoglierli del Comune la presidente della commissione Cultura Maria Mattei che ha parlato di un patrimonio inestimabile che va tutelato e incentivato. "Un’associazione come gli Amici della lirica, che riesce a realizzare queste perle culturali, attiva in città da 50 anni, deve avere il sostegno di tutti". E se il sostegno non viene dall’alto, a Carrara le associazioni se lo cercano fra di loro con una rete poco istituzionale che le vede unite in un impegno comune. Così dall’unione fra Accademia e Amici della lirica nascono queste domeniche che prevedono cast d’accezione come da abitudine nei programmi di Carlo Menconi. Il circolo della lirica ha acquistato un pianoforte e lo ha messo a disposizione dell’Accademia che nel frattempo va avanti con corsi di scenografia e di regia che portano le competenze dei nostri ragazzi nel mondo. Se in passato dal laboratorio comune venne fuori un memorabile Gianni Schicchi, adesso si pensa a nuove opportunità come una scaletta di concerti e recital lirici e si spera in una collaborazione più concreta con le cattedre di scenografia e costume. "Questi concerti – ha spiegato Carlo Menconi – fanno parte del progetto più ampio di marmo all’opera e culmineranno con il concorso internazionale che è il cuore di tutte le iniziative".

In rete anche il neo nato circolo di Spazio Alber1ca che in poco tempo è stato un’esplosione di iniziative e con il quale gli Amici della lirica collaborano con incontri e conferenze. La rete c’è e funziona ma certo avrebbe bisogno di spazi e di una regia istituzionale che manca da parte di chi dovrebbe avere una visione organizzata della cultura. "L’Accademia – ha aggiunto Luciano Massari – si è sempre resa disponibile per sostenere tutte le forze culturali alle prese con la la carenza di luoghi. L’Accademia diventa un luogo di accoglienza, una sorta di casa della cultura per chi vuole realizzare programmi e noi ritenano di fare cose di alto livello accrescendo la proposta degli studenti. Accogliere la lirica significa, oltre a dare uno spazio al numeroso pubblico, creare formazione fra gli allievi di scenografia e regia che hanno materiale su cui lavorare. Anche nell’ultimo spettacolo hanno lavorato un fonico e un addetto alla ripresa. Nei progetti ci sono altri allestimenti di opere oltre che le collaborazioni con i teatri di Parma, Livorno, Pisa e il teatro dell’Opera di Roma che ospitano i nostri studenti con stage vari. A tal proposito abbiamo chiesto al Comune una convenzione per poter utilizzare il teatro Animosi per scopi didattici come macchina scenica per gli allievi".