
di Andrea Luparia
Si chiama Silf (Sindacato italiano lavoratori Finanzieri) ed il primo sindacato “quasi“ confederale con iscritti tra gli uomini e le donne delle “Fiamme Gialle“ nella provincia di Massa Carrara. A parlare di questa nuova organizzazione sindacale (non possiamo dire neonata, ma insomma...) sono Carmine Panico, segretario provinciale Silf e Francesco De Luca, segretario regionale Silf. Il primo ha solo 29 anni, lavora nella nostra zona
ed è al suo primo, importante, incarico sindacale. Il secondo ha decisamente più esperienza
ed è livornese. Ma prima di farci raccontare i problemi della Guardia di Finanza, spieghiamo cos’è il Silf."Il Silf trae origine dall’associazione civica Ficiesse nata nel 1999 da una componente di militari della GdF - racconta De Luca –. Proprio grazie a un segretario nazionale di Ficiesse la Corte Costituzionale ha riconosciuto i diritti sindacali ai Finanzieri e agli altri militari. Il Silf ha in Toscana circa il 10% del personale iscritto ed è presente nel 70% delle province. L’approvazione della legge 46 non ha superato le difficoltà riscontrate in questi anni nella tutela dei lavoratori in divisa. Le maggiori criticità, comuni a tutte le forze di polizia italiane, sono organici insufficienti, stress da lavoro, infrastrutture non adeguate e mobilità". Ad entrare nel dettaglio è Panico: "A Massa siamo presenti come Silf da meno di 12 mesi.La segreteria è stata nominata a fine 2021 ed ora siamo una dozzina di iscritti, su un centinaio (circa) di militari delle Fiamme Gialle. In tutta la Toscana siamo circa 600".
Quando il giornalista chiede se sono una“costola“ della Camera del Lavoro , Panico nega: "Lavoriamo con la Cgil soprattutto per i servizi di previdenza sociale. E comunque ormai ogni forza di Polizia ha i suoi sindacati. Ci sono tante sigle. Soprattutto da quando hanno dato questa possibilità anche a noi militari". Sui problemi dei Finanzieri in provincia, Panico nega ci siano emergenze salariali ("c’è stato recentemente l’adeguamento, possiamo dirci fortunati") ma lamenta ad alta voce la carenza di organico: "In provincia siamo sotto organico. I servizi da svolgere aumentano, i turni da coprire restano ma da tempo sono più i militari che vanno in pensione di quelli che vengono assunti. Facciamo gli straordinari ma la situazione non è certo piacevole. Le situazioni di stress aumentano. E’ un problema comune a tutte le forze dell’ordine. E questo può portare in qualche caso persino al suicidio. I dati dicono che ad avere il maggior numero di suicidi sono i carabinieri, seguiti dalla polizia di Stato e da noi. Ma teniamo conto che i carabinieri hanno l’organico più numeroso di tutti". E come quasi tutti, anche Panico si lamenta del caldo. "In caserma non c’è l’aria condizionata... ".