Incidente a Massa, caccia al pirata. Una delle due mamme: "Hai avuto tempo per pensare"

Polizia, carabinieri, Fiamme gialle e vigili urbani mobilitati per trovare chi ha investito Aurora e Lidia e poi è scappato

Il luogo dell'incidente

Il luogo dell'incidente

Massa, 31 agosto 2021 - Ormai li cercano tutti: non solo la Polizia Stradale ma anche la Squadra mobile e i carabinieri. Senza contare la collaborazione della Polizia municipale e delle “Fiamme Gialle“. Oggetto di questa caccia all’uomo è il conducente, con il viaggiatore che sedeva accanto, alla guida dell’auto che nella notte tra venerdì e sabato ha travolto il motorino sopra il quale c’erano Lidia e Aurora. Le indagini vanno avanti su più livelli: gli agenti della Stradale continuano la ricerca dei filmati delle telecamere che quella notte, in città, possono avere filmato l’auto “maledetta“.

Negli uffici, poi, le immagini vengono controllate fotogramma per fotogramma. L’obiettivo è trovare le targhe, per controllare chi era alla guida e dove si trovava a quell’ora. Uno dei problemi, però, è che in quel tratto di strada, all’incrocio tra viale Roma e via Pietro Tacca, ci sono gli alberi e la luce dei lampioni filtra a stento tra le foglie. Il buio ha quindi impedito ai testimoni di vedere con precisione chi era a bordo e la targa. Questo ha costretto gli investigatori ad allargare le indagini. Polizia e carabinieri stanno controllando meccanici, carrozzieri ed elettrauto di tutta la provincia (e non solo) per vedere se qualcuno ha chiesto riparazioni particolari all’auto.  

Ma in tanti sperano ancora che il conducente (o la conducente) si presenti spontaneamente. Un gesto che sicuramente gli toglierebbe un peso enorme dall’anima e che comunque avrebbe la sua importanza in Tribunale. Potrebbe anche presentarsi accompagnato dal suo legale di fiducia, la legge glielo consente. Questo vale anche per chi era in auto con lui al momento dell’incidente. Ed è proprio al conducente che si rivolge la signora Monia, la mamma di Lidia. Sui social questa donna devastata dalla paura e dall’ansia ha trovato la forza e il coraggio di rivolgersi a chi ha colpito sua figlia ed è scappato. "Ringrazio tutte le persone che mi stanno scrivendo .. chi per darmi conforto chi per darmi anche un minimo dettaglio di quella notte .. grazie.. grazie .. grazie e ancora grazie! Piano piano – scrive la signora – risponderò a tutti ora mi è un po’ difficile.. .. voi non smettete .. continuate .. continuate a condividere appelli .. tutto ciò che può essere utile" Poi questa donna forte e coraggiosa si rivolge a lui: "ehi tu .. credo che abbia avuto il tempo necessario per pensare a quel che devi fare .. io voglio solo una cosa quando ti prenderanno .. mi devi guardare negli occhi .. e devi avere il coraggio di dirmi che sei uno stronzo .. poi vado da tua madre...!!! Non si crescono così i figli. Grazie grazie grazie e ancora grazie a tutti !!!". Guardando (e pregando) verso Cisanello, dove le due ragazze sono ricoverate, Aurora continua il processo di lentissimo miglioramento. Le condizioni di Lidia sono stazionarie, ma almeno non peggiorano.