Muore dopo un volo di 15 metri, Toscana sconvolta da un'altra vittima sul lavoro

Daniele Rebecchi, 54 anni, morto ad Avenza in una azienda che produce macchine per la lavorazione del marmo. Proclamate due ore di sciopero generale

Il luogo dell'incidente mortale (foto Delia)

Il luogo dell'incidente mortale (foto Delia)

Carrara, 21 luglio 2021 - Sciopero generale di due ore giovedì nel territorio di Massa e Carrara dopo l'incidente mortale sul lavoro avvenuto oggi ad Avenza. Lo hanno proclamato Cgil, Cisl e Uil di Massa Carrara, per le ultime due ore di ogni turno di lavoro. I sindacati annunciando anche un'iniziativa presso la sala di rappresentanza in Provincia, che si terrà alle 12, invitando i lavoratori a partecipare.

In una nota diffusa da Baker Hughes insieme ad Aero alliance (joint venture congiunta tra Baker Hughes e Ge Power) si precisa che l'incidente è avvenuto in un capannone destinato a diventare la sede dello stabilimento di Aero service technologies Italy (Asti), srl che è "entità legale italiana di Aero alliance", e che confina con l'area dello stabilimento Baker Hughes di Avenza. L'infortunio è avvenuto "all'interno del cantiere di ristrutturazione, nel capannone di proprietà della ditta Gaspari e Menotti e di cui Asti è affittuario e per la quale ha commissionato dei lavori tramite appalto ad un consorzio locale, referenziato e qualificato".

"È risultato coinvolto un dipendente dell'azienda Erredi (di cui ne era esso stesso titolare e datore di lavoro) immediatamente soccorso dalle persone nel sito adiacente di Baker Hughes e dal pronto soccorso. È stato contestualmente attivato il 118 e i carabinieri. Al momento sono in corso tutti gli accertamenti e le verifiche per chiarire la dinamica dell'accaduto". Baker Hughes e Aero alliance esprimono "la più sentita vicinanza alla famiglia della persona coinvolta nell'incidente». Riaffermano inoltre, conclude la nota, «che salute e sicurezza sul lavoro sono valori imprescindibili», «la priorità assoluta» e che «continueranno a lavorare ed investire nella prevenzione di incidenti".

Il luogo dell'incidente mortale (foto Delia)

"L'ennesimo incidente sul lavoro che registriamo oggi è un fatto inaccettabile - sottolineano i sindacati in una nota -. Il nostro territorio conosce troppo bene la piaga degli incidenti sul lavoro che sono figli della fragilità economica e sociale. Il lavoro manca, e bisogna che col Codice degli appalti si metta mano per frenare i subappalti al ribasso che sono frequenti. Le partite Iva poi sono figure ancora più deboli perché hanno da sole il peso di stare nei tempi e nei costi del lavoro, in un sistema fortemente caratterizzato da una riduzione dei costi che porta a lavorare a ritmi frenetici». Per le sigle sindacali, «occorre che le istituzioni e la politica passino dalle parole ai fatti, non si parla solo di lavoro povero ma anche della vita o morte delle persone che lavorano. Nelle scorse settimane abbiamo lanciato una campagna di mobilitazione perché riteniamo necessario ed urgente che attraverso un rinnovato atto di responsabilità collettiva Governo, istituzioni, Conferenza Stato-Regioni, Enti preposti, parti sociali, stipulino un grande patto per la salute e per la sicurezza sul lavoro che deve inserirsi all'interno ed in coerenza di un quadro pluriennale determinato dalla strategia nazionale di prevenzione e protezione, assente da sempre nel nostro Paese".

L'incidente

L'artigiano di 54 anni - Daniele Rebecchi - è morto stamani in un'azienda di Avenza a Carrara che produce macchine per la lavorazione del marmo. Secondo quanto appreso al momento la vittima sarebbe caduta da un'altezza di 15 metri. l'allarme al 118 è stato dato intorno alle 7.50. Sul posto con i sanitari intervenuti i carabinieri e personale della Asl.

L'uomo, residente a Massa, stava cambiando il lucernario in un capannone. Il 54enne, titolare di una ditta individuale di infissi, questa mattina  era andato nel capannone - al momento non utilizzato per la produzione -  per sostituire il lucernario quando ha perso l'equilibrio ed è caduto rovinosamente a terra. L'incidente è avvenuto all'interno di una ditta di produzione di macchine per la lavorazione del marmo. Alle 7.50 è stato dato l'allarme al 118 ma per i sanitari giunti sul posto non è rimasto che constatare il decesso. Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri e il personale dell'Asl.

Giani

"Un altro morto di lavoro e un'altra tragedia nell'edilizia, l'ennesima. La Toscana abbraccia i familiari dell'operaio morto e ancora una volta siamo a richiamare l'importanza del rispetto delle norme di sicurezza a tutela del lavoro", dice il presidente della Toscana Eugenio Giani. "È il momento di avviare una riflessione complessiva sulla sicurezza e sui controlli in edilizia - commenta poi il consigliere per il lavoro, Valerio Fabiani -: la fase di difficoltà post pandemia non deve abbassare il livello di guardia, oggi più che mai dobbiamo essere vigili e presenti".

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Lutto cittadino

Il Comune di Carrara ha annunciato il lutto cittadino e ha annullato la cerimonia della Bandiera blu in programma per questa mattina. Il sindaco Francesco De Pasquale si sta recando all'azienda dove è avvenuto l'infortunio. Ancora da accertare la dinamica dell'incidente.

Sbarra: "Strage quotidiana"

"Ancora un incidente mortale sul lavoro oggi: un operaio di Massa Carrara di 54 anni ha perso la vita in un cantiere. Dall'inizio dell'anno sono 396 i caduti nei luoghi di lavoro. Una strage quotidiana che indigna tutti gli italiani e che bisogna fermare". Lo scrive su twitter il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra.

Nardi: "Emergenza toscana e nazionale"

"Non è più rinviabile da parte della politica e delle istituzioni la presa d'atto che i morti sul lavoro sono una vera emergenza toscana e nazionale che richiede quindi un intervento forte, puntuale e straordinario. I numerosi, troppi, episodi drammatici accaduti negli ultimi mesi sono la dimostrazione che non si tratta di una fatalità: è necessaria maggiore sicurezza". Così Martina Nardi, presidente della Commissione Attività produttive alla Camera. "Il ministro Orlando - ha aggiunto - sta lavorando a questo obiettivo con l'aumento degli organici degli ispettorati del lavoro. Ma non basta. Occorre che alla base di qualsiasi intervento pubblico verso il sistema produttivo, sia diretto che indiretto, sia posta come conditio sine qua non il pieno e rigoroso rispetto della normativa per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Le aziende che non la rispettano non siano semplicemente sanzionate ma espulse dal sistema produttivo nazionale".

Bergamini: "Più tutele e investimenti"

"Più tutele per i lavoratori e maggiori investimenti per la sicurezza sul lavoro. Questa deve essere la direttrice su cui continuare a muoversi in un mondo del lavoro sempre in evoluzione. Oggi, purtroppo, a Massa Carrara ha perso la vita un operaio di 54 anni. Mi stringo attorno alla sua famiglia, ai suoi colleghi e a quanti, purtroppo, hanno perso la vita nello svolgimento della loro professione. Nei primi cinque mesi di quest'anno sono state 434 le morti sul posto di lavoro. L'impegno di mantenere sempre alta l'attenzione sulla sicurezza non deve mai arretrare, neanche in particolari situazioni di complessità ed emergenza. È dovere dello Stato fornire gli strumenti necessari e, soprattuto più moderni, per garantire la totale sicurezza dei lavoratori, intensificando anche il contrasto a forme di sfruttamento e di lavoro irregolare. D'altra parte occorre sostenere con misure adeguate tutti gli imprenditori che hanno reso le loro aziende un luogo sicuro, in osservanza delle disposizioni di legge, e mettono al centro il lavoratore e la sua sicurezza". Lo dichiara in una nota la deputata di Forza Italia e sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento del governo Draghi, Deborah Bergamini.

Il cordoglio di Mazzeo

"Oggi siamo costretti a piangere di nuovo un morto sul lavoro. Un operaio di 54 anni precipitato da un'altezza di 15 metri sopra il tetto di un capannone. Esprimo alla famiglia e ai colleghi il cordoglio, mio personale, e quello di tutto il Consiglio regionale della Toscana". Con queste parole il presidente dell'Assemblea, Antonio Mazzeo, ha voluto rendere omaggio all'operaio morto ad Avenza. "Non si può davvero più parlare di fatalità o di morti bianche - ha aggiunto Mazzeo - questi sono morti sul lavoro. Mi auguro che la magistratura e tutte le autorità competenti facciano piena chiarezza su come sono andati i fatti e che accertino rapidamente eventuali responsabilità. Ma la politica deve fare la propria parte affinché la sicurezza e la salute dei lavoratori non siano più considerate variabili trattabili, ma principi e obblighi ineludibili. In questi anni la Regione Toscana ha fatto molti passi avanti sul tema della sicurezza sul lavoro, con i dipartimenti per la sicurezza delle proprie Asl. Ma è evidente che oggi serve un nuovo e ulteriore scatto in avanti: la sicurezza sul lavoro deve essere condizione ineludibile e basilare di qualsiasi progetto di rilancio economico e produttivo della Toscana post pandemia".

Ugl: "Intollerabile"

"L'Ugl esprime profondo cordoglio alla famiglia dell'uomo di 54 anni precipitato dal lucernaio del tetto di un capannone industriale a Carrara. Un'ennesima vittima sul lavoro che non è possibile tollerare. E' necessario aumentare le risorse e prevedere un maggior coordinamento degli interventi a tutela dei lavoratori per evitare il ripetersi di queste tragedie. In tal senso, chiediamo di intensificare i controlli e implementare le misure volte a promuovere la formazione e la cultura della sicurezza. La manifestazione 'Lavorare per vivere' dell'Ugl ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulle cosiddette morti bianche e dire una volta per tutte basta stragi sul lavoro". Lo hanno dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell'Ugl, e Giuseppe Dominici, Segretario Regionale Ugl Toscana.