MARIA NUDI
Cronaca

Il prefetto: "Sulle regole non transigo"

Claudio Ventrice interviene sulla “movida”. "Capisco che i locali debbano lavorare, ma la salute pubblica viene prima di tutto"

di Maria Nudi

"Ho visto dei giovani sul litorale che non indossavano la mascherina e che a discapito delle tutele anti-Covid erano assembrati. Si prendevano gioco dello scenario di questa estate così particolare e diversa dalle altre. Invito tutti al rispetto delle regole, perché su questo aspetto non transigo sia come rappresentante del Governo sia come genitore. Ho una figlia. Il rispetto delle regole è obbligatorio così come la tutela della salute pubblica. E i locali, tutti, che non garantiscono salute pubblica e regole ne avranno le conseguenze che le normative prevedono. Ho invitato le forze dell’ordine, compresa la polizia municipale che fa riferimento al Comune, ad essere attente".

Seduto dietro la scrivania di Palazzo Ducale, distanziamento sociale di rigore e mascherina (accetta di toglierla solo pochi secondi per la foto, scattata a distanza) , il prefetto Claudio Ventrice, al quale La Nazione ha chiesto un incontro, manda un messaggio chiaro su due problematiche, salute pubblica e regole, che in questi ultimi giorni sono state al centro delle cronache: "Comprendo che i locali debbano lavorare, ma sul rispetto delle regole non transigo. L’ordine e la sicurezza pubblica mi stanno a cuore e non faccio sconti a nessuno", parole che non lasciano spazio ad equivoci.

Il prefetto Claudio Ventrice si è insediato a Massa, il 17 agosto, in un momento "caldo", non per le temperature estive, ma per una situazione delicata della città: l’emergenza-Covid nel centro di accoglienza straordinaria di via Stradella e per le problematiche relative ad alcuni locali del centro storico e di Marina. Sui richiedenti asilo, il prefetto (che sui migranti ha esperienza sul campo) ha in poche ore ha disposto il trasferimento dei migranti positivi al vecchio ospedale. Si è consultato con sindaco Francesco Persiani per trovare soluzioni che tenessero conto delle preoccupazioni dei residenti e dei cittadini. "Premetto e non è una critica nei confronti di alcuno che quel centro non è in una zona particolarmente felice sotto tanti punti di vista. Ma deve essere chiaro che gli ospiti dei centri di accoglienza straordinaria non sono carceri così come deve essere chiaro che in caso di ospiti positivi si deve rispettare la quarantena. Voglio avere un quadro chiaro della situazione e ho deciso di ricevere i titolari di tutti i centri di accoglienza sul territorio apuano per cercare eventuali soluzioni che non creino “casi“. L’allarmismo in alcune situazioni non è utile a risolvere i problemi. Andrò anche in Lunigiana a conoscere questa realtà", spiega il prefetto che vede il suo ruolo accanto alle istituzioni ed ai cittadini: tutti.