REDAZIONE MASSA CARRARA

Il Parco ricorre contro il Tar "Giuste le sanzioni agli animali Pascolo vietato nella riserva"

Non è stato riconosciuto solo il risarcimento dei danni. Le sanzioni per gli abusi. dovranno essere pagate

Il Parco delle Apuane non ha ingiustamente sanzionato gli animali, assicura l’ente dopo la sentenza del Tar che, sottolinea, "non ha annullato le multe e neppure la sospensione del pascolo abusivo". Una vicenda giudiziaria di cui, sostiene il Parco, è stata data un’interpretazione distorta, "contraria alla verità dei fatti e mette in cattiva luce l’azione di controllo e vigilanza" Nessuna multa cancellata e le due sanzioni amministrative comminate devono essere pagate.

"La sentenza non ha annullato la sospensione del pascolo abusivo, che tale rimane e pertanto gli equini non potevano e non potranno pascolare nella riserva integrale. – precisa l’ente – Rimane il problema del ripristino dei luoghi che il Tar ha interpretato a suo modo. Che ci siano stati dei danni nella torbiera e nella vicina faggeta è fuor di dubbio. Per il Parco questi sono da addebitare a cavalli, muli e asini lasciati allo stato semi-brado e senza controllo. Anche molti frequentatori del Retrocorchia hanno segnalato una situazione incresciosa e indicato responsabilità della mandria. Secondo il Tar il Parco non avrebbe fornito sufficiente documentazione del fatto che i danni alle specie vegetali siano stati provocati tutti e in via esclusiva da questi equini che stabilmente stazionano qui, in modo abusivo, per diversi mesi all’anno, contravvenendo ad un divieto segnalato in zona e conosciuto dal loro proprietario".

Ora il Parco si riserva di ricorrere al Consiglio di Stato, perché non condivide la sentenza e vorrebbe ottenere completa ragione. Nessuna "vittoria dell’ambiente – conclude – . A stretto rigore giuridico, non è neppure una vittoria di cavalli e muli, altrimenti il Tar avrebbe addebitato al Parco tutte le spese processuali".