REDAZIONE MASSA CARRARA

Il futuro del vescovo Santucci nelle mani del giudice

In Tribunale a Massa le strade dei tre imputati nella vicenda di Luca Morini (l'ex prete) si sono divise

Gli avvocati Adriano e Riccardo Martini in Tribunale a Massa

Massa, 9 marzo 2018 - Prendono percorsi diversi le strade dei tre imputati nella vicenda di Luca Morini, il prete accusato dalla procura di aver usato i soldi dei parrochiani per cene in ristoranti lusso e incontri con escort. Lo stesso Morini (chiamato «Don Euro» dai suoi ex parrochiani) sarà giudicato in tribunale in un processo che inizierà il prossimo 13 giugno, rinunciando così all’udienza preliminare prevista ieri mattina, alla quale l’ex parroco di Caniparola, Fossone e Avenza non si è presentato.

Scelta legittima analoga a quella fatta dagli altri due indagati, il vescovo Giovanni Santucci e l’ex parroco Emiliano Colombi, entrambi coinvolti con posizioni marginali: i rispettivi legali non hanno fatto richiesta di riti alternativi al gup, aprendo così la strada a un possibile proscioglimento oppure a un rinvio a giudizio (come richiesta dalla procura) già in sede di udienza preliminare. Ieri mattina il gup Giovanni Maddaleni ha rinviato l’udienza (durata 5 minuti) per un difetto di notifica alla Diocesi come parte offesa nella vicenda: se ne riparlerà il prossimo 5 aprile.

"Monsignor Giovanni Santucci è innocente e sereno", le parole del suo legale, l’avvocato Adriano Martini che ha sottolineato di non aver chiesto riti alternativi per il suo assistito, così come ha fatto l’avvocato Maria Cristina Babboni che insieme a Giuseppe Del Papa difende Emiliano Colombi.

L’inizio dell’ udienza preliminare ha richiamato ieri mattina davanti al tribunale un task-force di polizia e carabinieri, proprio per la particolarità della vicenda diventata di dominio pubblico anche a carattere nazionale. Non a caso erano presenti anche le telecamere di Canale 5, che hanno poi raccolto anche la testimonianza di una residente nella stessa strada dove Luca Morini vive all’interno della casa di proprietà della curia.

Ai microfoni di Canale 5 la donna ha manifestato in diretta il suo sdegno per la vicenda, più dal vista umano che processuale. "Una vergogna – ha detto Rosa in diretta tv – Luca Morini, in quanto non più prete, a mio avviso dovrebbe lasciare quella casa", come peraltro avverrà a breve, secondo quanto ribadito dalla Diocesi nei giorni scorsi. "Nei prossimi giorni farò un picchetto davanti alla palazzina di don Euro, per protestare contro di lui" ha ribadito la donna.