REDAZIONE MASSA CARRARA

"Il fallimento della Imm è ormai scritto"

Il consigliere di minoranza Massimiliano Bernardi attacca ancora il vice sindaco Martinelli: "Deve smettere di raccontare storie".

"Il fallimento della Imm ormai è scritto". A dirlo è il consigliere di centrodestra Massimiliano Bernardi che intervenendo sul futuro della società marinella punta il dito contro quanto fatto dall’amministrazione e in primo luogo dal vicesindaco e assessore alle Partecipate Matteo Martinelli. "Nel prossimo consiglio comunale – spiega il consigliere di Alternativa per Carrara – si voterà la sospensione degli effetti della delibera dello scorso giugno per quanto riguarda il ripiano delle perdite di Imm. Alla luce di questo credo che sia giunto il momento che Martinelli la smetta di raccontare storie. La politica è certamente l’arte del possibile, ma mai e poi mai potrà diventare l’arte dell’inganno. Dopo aver tentato per un anno, e non esserci riuscito, di piazzare il suo fidato Luca Nannini, già consulente storico del presidente di Nausicaa Luca Cimino, il vicesindaco ha deciso di affondare definitivamente quel poco che resta della Imm".

L’ex assessore di Rifondazione comunista entra poi più nel dettaglio della vicenda Imm, ripercorrendo gli sviluppi delle ultime settimane e concentrandosi sul significato di quanto il consiglio comunale sarà ora chiamato a votare. "Martinelli – dice Bernardi – si era persino scagliato contro Enrico Rossi perché non aveva mantenuto gli impegni presi, ma intanto quanto stabilito a giugno dalla maggioranza grillina è emerso essere tutto una fregatura. Forse spaventato di nuovo dalla Corte dei Conti, come aveva fatto del resto per la transazione Paradiso, Martinelli ha preferito salvare se stesso invece dell’azienda. Che dire poi della sterile polemica elettorale tra l’assessore Ciuffo e il consigliere grillino Giacomo Giannarelli? Solo chiacchiere e niente più. Quello che è certo è che ci sono state una serie di fumate nere per riunioni fiorentine che poi non ci sono mai state e iniezioni di liquidità con ingenti somme ancora tutte da decidere. Di sicuro è arrivata anche la doccia fredda della sospensione da parte di Matteo Martinelli a ripianare il debito e a stoppare la liquidazione dei 612mila euro dovuta dal Comune. Non vorremmo che, andando avanti così, una mattina ci ritrovassimo davvero un bell’acquapark stile Riccione? Magari era quella l’idea manageriale di Figari e Felici per la diversificazione e non l’avevamo capito".