Il destino della Casa Rossa. È scontro politico totale

Le associazioni ambientaliste sostengono il sindaco Gianni Lorenzetti. Il deputato Amorese ai Ministeri sollecita lo sgombero e ipotizza danni erariali.

Il destino della Casa Rossa. È scontro politico totale

Casa Rossa occupata in viale Aurelia a Montignoso

Il futuro della Casa Rossa Occupata, l’immobile di proprietà di Anas lungo l’Aurelia a Montignoso, continua a dividere politica e opinione pubblica. Da un lato ci sono ora le associazioni ambientaliste che sostengono la manovra del sindaco di Montignoso, Gianni Lorenzetti, per cercare di trattare una via di uscita con Anas e mantenere il ruolo ‘sociale’ dello stabile. Dall’altra il deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Amorese, continua a stimolare i Ministeri a Roma per arrivare allo sgombero dell’immobile ed evidenzia la possibilità di un danno erariale per quanto avvenuto negli anni.

Il Coordinamento Ambientalista Apuoversiliese, che racchiude al suo interno più associazioni ambientaliste, ha scritto a Lorenzetti, nel ruolo di sindaco e presidente della Provincia, apprezzando "la sua presa di impegno in occasione dell’assemblea aperta alla Casa Rossa Occupata. Riteniamo comunque che si possa e si debba fare di più e per questo sottolineiamo come la Casa Rossa Occupata non sia solo il luogo nel quale sempre abbiamo trovato accoglienza disponibilità e partecipazione, grazie al quale abbiamo sempre potuto realizzare le molte iniziative di informazione, approfondimento e divulgazione che altrimenti non avrebbero potuto avere corso, ma soprattutto teniamo a sottolineare l’importante funzione sociale che si è sviluppata nel corso degli anni grazie alle molte competenze che le persone che la frequentano hanno messo a disposizione della comunità. Casa Rossa Occupata non è quindi solo un luogo frequentato con partecipazione e passione da migliaia di cittadini, ma una fucina di buone pratiche che è andata a colmare bisogni di un vasto pubblico in tutto il comprensorio della provincia di Massa e della Versilia", concludono le associazioni garantendo massimo sostegno all’azione del sindaco.

Su tutt’altro fronte il deputato di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese che, in una nuova interrogazione ai ministeri degli Interni, delle infrastrutture e dei trasporti e a quello della cultura, rimarca gli anni di occupazione abusiva con "spettacoli musicali, assemblee politiche, fino ad eventi enogastronomici, organizzati sfruttando forniture di elettricità, gas ed acqua del cui pagamento si ignora l’ammontare e, soprattutto, da quale società o ente sia stato o meno saldato. Quest’ultimo è un elemento sostanziale perché, in caso non fosse stato corrisposto il saldo, esisterebbe il rischio concreto di danno erariale. Si ignora se siano mai esistite le autorizzazioni sanitarie per la somministrazione di cibi e bevande per le sagre e, in particolare, se il contributo dovuto alla Siae per gli eventi musicali sia mai stato corrisposto". "Ci batteremo – assicura – affinché l’illegalità che invece caratterizza, da troppo tempo, la Casa Rossa di Montignoso, non sia più la norma".