
Lavori fermi, ripresi da pochi giorni. E così nel nuovo anno scolastico gli studenti delle scuole medie di Aulla avranno finalmente la loro palestra. Una struttura non prevista dal progetto originario, che sarebbe dovuta essere pronta a fine 2022. I mezzi al lavoro nelle aree ferroviarie dismesse sanciscono che sono in corso i lavori per la realizzazione della palestra della scuola media Dante Alighieri. Un progetto di cui si parla ormai da anni, dalla disastrosa alluvione del 25 ottobre 2011. Le vecchie scuole medie, infatti, erano in piazza Garibaldi alla confluenza fra il fiume Magra e il torrente Aulella, una delle prime aree a finire sott’acqua quella sera. I lavori vicino alle nuove scuole sono cominciati alcuni mesi fa, poi si sono interrotti per problemi con le ditte incaricate e anche a causa dell’aumento del costo dei materiali.
Se inizialmente il progetto aveva un valore complessivo di oltre 800mila euro, i costi sono saliti e serviranno altri 300mila euro per finire. La visita del governatore della Regione Eugenio Giani sabato scorso è stata proficua: accompagnato a vedere l’opera incompiuta, ha garantito un ulteriore finanziamento da inserire in variazione di bilancio. La palestra, lo ricordiamo, non era prevista nell’originario progetto della Regione ed è stata ottenuta dall’amministrazione comunale grazie a forti pressioni esercitate sull’ex presidente Enrico Rossi, che ha poi dato il via libera al finanziamento. La futura palestra sarà una struttura prefabbricata con tetto in legno lamellare, staccata dall’edificio che ospita le scuole medie: vi sarà collegata attraverso un tunnel e situata a valle del medesimo. Piano piano le ferite dell’alluvione si stanno risanando: oltre alla nuova palestra sarà sistemato anche l’auditorium sotto palazzo comunale. Un tempo era il cinema ‘Città di Aulla’, sempre molto frequentato, fino al giorno dell’alluvione quando il fiume Magra sfondò un argine, provocando la morte di due persone e arrecando una distruzione mai vista prima. Il fango invase anche il cinema, rendendolo inagibile e da allora degradato. E’ stato chiuso, in attesa di un progetto e dei finanziamenti necessari per sistemare l’enorme spazio (può ospitare circa 600 persone). Da tempo c’è un progetto per il ritorno a nuova vita della sala polifunzionale, che tornerà a disposizione.
Monica Leoncini