Il “Bancarella Sport“ a Marino Bartoletti

Pontremoli, il giornalista premiato per il libro “Il ritorno degli dei“ dedicato ai 40 anni dal trionfo della nazionale in Spagna e non solo

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Alcuni tra gli dei del calcio sono scesi dall’Olimpo per festeggiare i 40 anni dal trionfo mondiale della squadra azzurra in Spagna. Sono planati a Pontremoli col libro “Il ritorno degli dei“ (Gallucci editore) di Marino Bartoletti, icona del giornalismo sportivo, che ha vinto la 59esima edizione del “Premio Bancarella Sport“. Nel romanzo oltre a Paolo Rossi, Diego Armando Maradona, Enzo Bearzot, Gaetano Scirea ruotano altri personaggi come “il grande vecchio“ Enzo Ferrari e il suo assistente Fracangelo. Il libro di Bartoletti, che ha condotto programmi cult come “Il processo del Lunedì“, “La Domenica Sportiva“ e “Pressing“, ha ottenuto 177 voti della grande giuria formata dai librai indipendenti appartenenti alle due associazioni organizzatrici dei premi Bancarella e dagli elettori designati dal Panathlon distretto Italia e dall’Unione Nazionale Veterani dello Sport. Gli aneddoti e le emozioni vissute in prima persona dall’autore insieme ai personaggi descritti nel libro vincitore hanno preceduto “Valentino Rossi, il tiranno gentile“ di Marco Ciriello (66thand2nd) 119, “Forza gentile. La mia vita, il mio calcio“ di Andriy Shevchenko con Alessandro Alciato (Baldini&Castoldi) 112, “Patagonia. il grande sogno“ di Ermanno Salvaterra (Mondadori) 111, “Giù la maschera. Confessioni di una campionessa imperfetta“ di Elisa Di Francisca con Gaia Piccardi (Solferino) 105, “Io c’ero davvero. Reportage da due virus: il covid e il giornalismo“, di Gian Paolo Ormezzano (Minerva Edizioni) 79. Il vincitore ha poi spiegato a Laura Gioia e Paolo Liguori, che hanno condotto la cerimonia, perché gli eroi del suo libro sono finiti in paradiso.

"Non siamo noi uomini che decidiamo chi va in paradiso, c’è un grande vecchio titolare che lo decide. E’ normale pensare che Rossi, Scirea e Bearzot siano in paradiso, un po’ meno collocare in quel luogo Maradona. Ma grazie alla sua arte ha dato gioia ai tifosi per cui il mio Diego sta in paradiso", ha detto Bartoletti. Il giornalista già lo scorso anno era arrivato secondo al Bancarella storico con “La cena degli dei“. “Gentile“ è un aggettivo caduto nei titoli dei libri classificatisi al secondo e al terzo posto. E’ stato usato per descrivere il fattore umano di Valentino Rossi, nove volte campione del mondo, raccontato da Marco Ciriello che lo accosta a Mick Jagger. Ma la qualità cortese appartiene anche a Andriy Schevchenko, narrato dalla penna di Alessandro Alciato. "Una vita difficile agli esordi - ha ricordato l’autore - lo sport e la sua famiglia gli hanno cambiato la vita". Il pallone d’oro del 2004 ha inviato un messaggio video alla platea del Bancarella Sport. "Dedicate un minuto per pensare all’Ucraina", ha detto tra gli applausi della platea. Grande affetto per Gian paolo Ormezzano, 87 anni già direttore di Tuttosport editorialista del Guerin Sportivo e della Stampa: ha scritto un reportage da due virus, il covid e il giornalismo con tanti aneddoti. Affascinante il racconto autobiografico raccolto dalla giornalista Gaia Piccardi, di Elisa Di Francisca, campionessa imperfetta ma autentica. E la storia d’amore tra Ermanno Salvaterra e la Patagonia.

Un viaggio non solo sulla montagna, ma nell’anima dell’uomo. E’ stato poi premiato Gianfelice Facchetti per il libro “C’era una volta a San Siro“, segnalato dalla giuria. Nel pomeriggio assegnati il premio alla carriera giornalistica “Bruno Raschi“ a Paolo Francia e il premio “Panathlon“ a “La rossa volante“, di Francesca Porcellato con Matteo Bursi.

Natalino Benacci