I ritratti del fotografo Matteo Basilé tra l’immaginario e il reale

Prosegue a Carrara la rassegna I racconti dell’arte con l'artista Matteo Basilè. La conferenza "Ritraggo ma non ritratto" esplora l'integrazione tra fotografia e intelligenza artificiale, offrendo un viaggio unico tra passato, presente e futuro dell'arte.

Prosegue il programma di incontri della rassegna I racconti dell’arte, curata da Gerardo de Simone. Il prossimo appuntamento è fissato oggi alle 15 e sarà con l’artista Matteo Basilè. “Ritraggo ma non ritratto” è il titolo della conferenza che celebra l’incontro tra la fotografia e l’innovazione dell’intelligenza artificiale. Nella suggestiva sede storica dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, verranno esplorate le radici profonde dell’arte fotografica di Basilé, risalendo alle sue origini fino alle vette della creatività contemporanea. Attraverso le sue opere, lo spettatore si trova trasportato in un mondo dove la realtà si mescola con l’immaginazione, dove la luce danza con le ombre e dove ogni dettaglio racconta una storia unica.

Basilé guiderà il pubblico, in anteprima, nel suo ultimo lavoro: un connubio avvincente tra fotografia e intelligenza artificiale, dove la tecnologia si unisce alla sensibilità umana per creare un’esperienza visiva senza precedenti. Un incontro che si trasforma in un viaggio senza tempo attraverso l’arte di Matteo Basilé, dove ogni scatto è un frammento di storia, un riflesso dell’anima umana e un ponte verso il futuro. Insieme all’artista interverrà il professor Gerardo de Simone. L’incontro sarà preceduto dai saluti istituzionali del presidente dell’Accademia Antonio Passa.

Matteo Basilé, nato nel 1974, emerge come una figura pionieristica nell’integrazione tra arte e tecnologia nell’Europa degli anni ‘90. La sua carriera si distingue per la capacità unica di armonizzare concetti altrimenti antitetici, come il bello e il grottesco, il reale e il surreale, il naturale e l’artificiale. La sua ricerca di Basilé si evolve come un’interfaccia tra Oriente e Occidente, influenzata dalla sua lunga permanenza nel sud-est asiatico, operando una dialettica stimolante tra tradizione e modernità, sacro e profano. I personaggi dei suoi lavori, anti-eroi meticolosamente ritratti, sono permeati da un immaginario potente, che richiama sia la storia classica che lo spirito contemporaneo. Basilé supera l’antitesi tra immaginario e reale, aprendo le porte a un complesso sistema di interpretazioni.