I nidi di tartaruga controllati dagli esperti

Arpat, Università di Pisa, Wwf e Regione hanno seguito le tre deposizioni d’uova avvenute negli stabilimenti di Marina di Massa

Controllo costante della temperatura, turni di volontari, analisi dei dati affinché le tartarughine possano venire al mondo con tutti i comfort. Ha destato molto interesse la nidificazione della tartaruga marina Caretta caretta, evento ormai “ricorrente” quasi ogni estate per la nostra regione dal 2013. Le tartarughe, o meglio, quella che si pensa sia un’unica tartaruga, ha nidificato tre volte a Marina di Massa: al bagno Nical l’8 luglio a circa 12 metri dalla battigia. Il rettile è stato osservato sulla spiaggia mentre risaliva l’arenile e si è poi infilata sotto un patino (dove poi ha deposto le uova). La schiusa di questo nido è avvenuta il 30 agosto quando, verso le 22, quattro tartarughini sono usciti dalla sabbia. Al bagno Sport e Natura, deposto il 21 luglio alla base di un ombrellone a 9,6 metri dalla battigia, è stato verificato e poi traslocato, da parte dell’associazione TartAmare, a 39 metri di distanza dall’acqua all’interno dello stesso stabilimento balneare. Il nido contiene 97 uova. A sua protezione è stata costruita un’ampia recinzione utilizzando una rete metallica a maglie larghe, alta circa due metri. Un altro nido al Carol di Ponente a Marina di Massa, il 4 agosto a 28 metri dal mare, sotto un gazebo. La tartaruga è stata osservata, sempre dai volontari Wwf, verso le 2 della notte mentre deponeva le uova, ha iniziato poi a ricoprire verso le 2:30 ed è rientrata in acqua alle 3 circa. In questo caso non è stato necessario scavare per accertare la presenza del nido. I gestori dello stabilimento balneare sono stati disponibili a togliere la tenda ombreggiante sotto la quale è stato scavato il nido e a consentire la costruzione di un’ampia recinzione per evitare giochi di spiaggia e disturbo.

In tutti i casi Arpat sottolinea una grande partecipazione, interesse e sensibilità da parte dei gestori degli stabilimenti in questione e dai loro clienti, nonché dai turisti balneari in genere che si sono accostati con grande rispetto ai luoghi interessati dalle nidificazioni con entusiasmo e curiosità, facendo domande agli esperti che si sono avvicendati sui nidi per i rilievi e monitoraggi necessari. Su tutti i nidi, in collaborazione con Università di Pisa-Museo di Calci, e nell’ambito delle attività della rete di monitoraggio dell’Otb della Regione Toscana, e il Wwf che ha la gestione del monitoraggio e la sorveglianza dei nidi in questa area geografica, Arpat ha effettuto rilievi di temperatura, superficiale e profonda, per registrare la distanza del nido dalla battigia, la pendenza dell’arenile, l’esposizione della spiaggia, per effettuare campionamenti di sabbia per l’analisi della granulometria ed ha installato un datalogger in profondità per la misura in continuo della temperatura. Il Wwwf ha organizzato turni di volontari per garantire una la sorveglianza H24 al nido almeno 3-4 giorni prima della data stimata per la nascita e, grazie alla loro presenza sul posto e all’impegno instancabile, è stato possibile osservare le nascite al bagno Nical. Una grande partecipazione e sensibilità è stata dimostrata dai gestori degli stabilimenti e dai loro clienti, nonché dai turisti balneari che si sono accostati con grande rispetto ai luoghi interessati dalle nidificazioni.