ANDREA LUPARIA
Cronaca

I farmacisti sconfiggono l'Asl davanti al giudice

La battaglia legale che ha avuto come contendenti l’Asl Toscana Nord-Ovest e i farmacisti è stato chiusa dal giudice Ginesi con una sentenza

Il dottor Clementi (farmacista a Fivizzano)

Massa, 6 settembre 2018 - Tanti piccoli «Davide» hanno battuto Golia. Potrebbe anche definirsi così l’esito della battaglia legale che nei mesi scorsi ha avuto come contendenti da un lato l’Asl Toscana Nord-Ovest, dall’altra più o meno tutti i titolari delle farmacie operanti nella nostra provincia. A stabilire chi ha vinto è stata la sezione civile del Tribunale di Massa. Il giudice Massimo Ginesi ha infatti condannato l’Asl a pagare ai titolari delle farmacie (riuniti sotto l’insegna dell’Associazione sindacale titolari di Farmacia di Massa Carrara) in tutto 41.872 euro divisi non in parti uguali tra i vari farmacisti. Non solo. L’Asl dovrà pagare anche le spese processuali sostenute dagli sfidanti.

Ma vediamo i fatti. A lanciare il guanto di sfida (ovviamente dal punto di vista legale) all’Asl sono stati tutti i titolari di Farmacia. Solo per fare qualche nome troviamo sia Egidio Buttini Accorsi (che ha la farmacia a Pontremoli) e Ottorino Buttini Accorsi (Pontremoli) che Elisabetta Aglianò (Carrara), Claudia Barletta (Massa), Andrea Bini (Carrara) e Laura Binotti (Villafranca), passando per Daniela Bonvicini (Carrara), Stefano Brunelli (Romagnano), Carlo Chemello (Ronchi) e Nicola Clementi (Fivizzano) finendo con Paola Della Tommasina (Massa). Al loro fianco, oltre agli altri colleghi non citati, c’era anche l’associazione sindacale. Oggetto del contendere quella che veniva definita «l’indebita trattenuta operata dall’Asl, in base all’erronea interpretazione di una legge».

L’avvocato Claudia Di Cicco, che rappresentava i farmacisti, ha anche sostenuto come «l’Iva non è riconducile nè alle quote di partecipazione alla spesa a carico dell’assicurato nè alle trattenute convenzionali e di legge».

Alla fine il giudice Massimo Ginesi ha dato ragione ai farmacisti condannando l’Asl a rimborsar loro somme che variano da 1.660 euro (ad Egidio Buttini Accorsi) ai 2.009 di Paolo Serafini fino a raggiungere i 2.730 di Benedetto Nobile e i 594 euro destinati a Silvia Pacini.