
"Gli agricoltori sono i custodi del territorio" Un appello contro ungulati e burocrazia
"Sono gli agricoltori i custodi del patrimonio agroalimentare e forestale della Lunigiana". Così il sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole e per la Sovranità alimentare Patrizio Giacomo La Pietra (FdI) ha esordito all’incontro al Teatro della Rosa di Pontremoli con gli operatori del settore agricolo per ascoltare le istanze del territorio lunigianese. Sburocratizzazione del sistema vinicolo, sostegno all’olivicoltura, tutela del patrimonio ambientale, riconoscimento economico delle aziende agricole come presidi del territorio contro il degrado idrogeologico, cancellazione del vincolo paesaggistico sulla forestazione, difesa contro l’invasione di lupi e cinghiali, sono solo alcuni dei temi trattati nel corso del confronto a cui hanno preso parte oltre al sottosegretario La Pietra, il parlamentare Alessandro Amorese il consigliere regionale Vittorio Fantozzi, i coordinatori di FdI della Provincia e della Lunigiana Marco Guidi e Umberto Zangani, Bruno Quieti, responsabile FdI per l’agricoltura, il coordinatore comunale Davide Campioli e la consigliera comunale Matilde Marino.
Molte le domande postre al sottosegretario, numeroso il pubblico tra cui il sindaco Jacopo Ferri con la vice Clara Cavellini, presenti la presidente della Coldiretti provinciale Francesca Ferrari, il dirigente della Confederazione italiana agricoltori Vittorio Marcelli, il rappresentante degli allevatori Achille Guastalli e dei viticoltori Pier Paolo Lorieri. Unanime la richiesta alla politica di rimettere al centro l’agricoltura. Marcelli ha elencato i problemi della cecidonia, della disastrosa presenza degli animali selvatici,raccomandando la necessità di riconoscere economicamente un ruolo di custodi della montagna agli agricoltori della Lunigiana. Ferrari ha lamentato la presenza di predatori e ungulati, soprattutto cinghiali. "Non danneggiano più soltanto i raccolti, o mangiano pecore e capre, ma invadono le strade provocando incidenti mortali, vivono pericolosamente negli ambienti urbani – ha aggiunto –. Le aziende agricole stanno combattendo una battaglia che non possono vincere senza strumenti normativi adeguati per ristabilire un equilibrio che sia sostenibile. Di questo passo le specie in via di estinzione saranno gli agricoltori in Lunigiana".
Guastalli ha sottolineato i problemi derivati dall’inadeguatezza delle normative per la zootecnica che possono andare bene per la pianura, ma non per le zone montane. "Per i problemi dei selvatici – ha detto il sottosegretario La Pietra – è stata recentemente approvata la modifica dell’articolo 19 della legge 157 92 che in casi di emergenza consente a province e regioni di varare selezioni della fauna selvatica tutto l’anno e devono avere il coraggio di farla applicare. Ma vorrei richiamare un aspetto importante per l’agricoltura. Occorre rivedere tutta l’economia della filiera per ottenere il giusto compenso per chi produce". Fantozzi ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’agricoltura nelle sfide economiche, sociali e ambientali: lo sviluppo richiede un equilibrio dei diversi comparti. Mentre l’onorevole Amorese ha difeso il diritto alla sovranità alimentare del Paese per decidere il proprio modello produttivo, in alternativa all’omologazione alimentare globale e al cibo sintetico. Il sottosegretario La Pietra ha poi visitato l’azienda agricola Calevro di Massa.
Natalino Benacci