Conclusi alla parrocchia di San Giuseppe in Arpiola i festeggiamenti per l’anno giubilare di platino, alla presenza del cardinale Ernest Simoni. Dopo l’apertura avvenuta il 19 marzo e la successiva cerimonia del 22 presieduta dal vescovo Mario Vaccari – a ricordo della consacrazione dell’altare – si sono susseguiti altri eventi quali la catechesi “Casa di Dio tra le case” del novello sacerdote don Alessio Bertocchi, la giornata missionaria mondiale con la presenza delle reliquie di San Francesco Fogolla, la conferenza del pro nipote del santo il dottor Lanzi e la Giornata del ringraziamento a livello provinciale con la Coldiretti. Infine, domenica scorsa, sul sagrato della chiesa, il cardinale Simoni è stato accolto dal parroco don Marco Giuntini e dal vicario parrocchiale don Giovanni Poggiali, oltre che dai fedeli.
Dopo i primi gesti di rito, la riverenza alla croce e l’aspersione con l’acqua benedetta, il cardinale è entrato in chiesa per una preghiera personale. Il sindaco ha poi portato i saluti a nome dalla comunità civile, omaggiandolo di un piccolo dono. Presenti il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti con il gonfalone d’oro al valor militare e il maresciallo Gianmarco Carmone, comandante dei carabinieri di Mulazzo insieme a due carabinieri in alta uniforme per il picchetto d’onore e alle associazioni di volontariato del Comune, la Confraternita del SS. Sacramento di Arpiola e rappresentanti delle parrocchie. E’ stato Papa Francesco a nominarlo cardinale una volta conosciuta la sua vicenda di 28 anni nelle carceri albanesi. E’ poi proseguita la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale e concelebrata dal parroco don Marco, dal vicario don Giovanni e da don Francesco Pagani. Al termine don Marco ha ringraziato il cardinale per aver accettato l’invito a presenziare a questo giorno molto importante per Arpiola e per la sua eroica testimonianza di fede. Il cardinale infine ha compiuto i gesti e la preghiera di esorcismo con l’acqua e il sale, che i fedeli hanno potuto portare a casa. Dopo la benedizione finale, è stata letta la pergamena a ricordo di questo anno giubilare 1953-2023, che poi è stata firmata dal cardinale con il suo stemma, da parroco, autorità civili e militari: sarà conservata in archivio.