Giovani generazioni a San Terenzo. La Memoria viene tramandata

Gli studenti della scuola germanica di Genova in visita al sacrario e nei luoghi della strage nazista. Commozione davanti alla fattoria di Valla, dove il 19 agosto del 1944 vennero trucidati dei poveri innocenti . .

Giovani generazioni a San Terenzo. La Memoria viene tramandata

Giovani generazioni a San Terenzo. La Memoria viene tramandata

La visita di studenti della scuola germanica al sacrario di san Terenzo. Una visita didattica particolare, lo scorso martedì, quella effettuata dagli studenti della 11^ Classe, che l’anno prossimo sosterranno la maturità, iscritti alla scuola germanica di Genova, giunti in Lunigiana. Accompagnati dal professor Corsten, vicepreside del prestigioso Istituto e dalla docente di Storia, professoressa Lehmann, i giovani hanno visitato il Sacrario di san Terenzo, recandosi alla Fattoria di Valla, luogo della strage nazista avvenuta il 19 Agosto del 1944, al Monumento alle Vittime dello scultore Pietro Cascella e nel Museo della Cultura della Memoria.

Si sono incontrati con la signora Ragna Engelbergs, di origini tedesche che da tempo collabora nel campo culturale con il Comune di Fivizzano, con Francesco Leonardi, funzionario alla Cultura del Comune e con il delegato alla Memoria.

Quest’ultimo, dopo aver raccontato a più riprese gli avvenimenti accaduti in quel periodo di terrore, ha sorpreso poi i giovani illustrando le particolarità con cui è avvenuta la liberazione dai nazifascisti dei paesi di San Terenzo e Tendola, grazie al determinante intervento di uno speciale reparto dell’Esercito Usa, i Nisei, costituito da giovani nati in America, figli di immigrati giapponesi ed hawayani e pertanto con caratteristiche somatiche tipicamente asiatiche. L’esposizione dell’elmetto, appartenuto ad un giovane soldato, Stanley Hayami, ucciso proprio durante la liberazione di San Terenzo e la notizia che l’ufficiale che comandava in loco le truppe, il tenente Daniel Inouye, al ritorno negli Usa dopo la guerra aveva abbracciato la carriera politica fino a divenire nel 2010 presidente del Senato degli Stati Uniti d’America, ha veramente catalizzato l’attenzione degli studenti presenti che hanno posto numerose domande ai loro interlocutori. "Un conto è leggere i libri di storia- ha affermato il vicepreside Corsten - un conto invece, la storia, è viverla nella realtà, come è avvenuto qui, con questa visita altamente proficua"

Roberto Oligeri