
La 34esima Giornata provinciale dei maestri del lavoro ha sottolineato l'importanza di un modello di sviluppo inclusivo.
"E’ necessario ripensare il rapporto tra tecnologia, economia e persone". E’ stato questo il tema della 34esima Giornata provinciale dei maestri del lavoro, l’associazione presente in tutta Italia e che raccoglie gli insigniti della stella al merito del lavoro, dipendenti del settore privato che si sono distinti per laboriosità, perizia e condotta morale.
Presenti il vice presidente nazionale per l’Italia centrale Gino Piccini, il console regionale della Toscana Massimo Tucci, il console metropolitano di Firenze e il suo vice, rispettivamente Alberto Taiti e Massimo Bessi, il vice console di Massa e Carrara Bruno Farina, i maestri si sono ritrovati all’Ala Bianca di Ameglia per la presentazione dei nuovi insigniti che hanno ricevuto la stella lo scorso primo maggio a Firenze.
Si tratta di Andrea Adorni di Aulla (Mbda La Spezia), Alessandro Sborro di Carrara (Nuovo Pignone di Massa) e Angelo Verzanini di Carrara (Cooperativa Cavatori Lorano); mentre Maria Cristina Ligutti (Cna Carrara) è entrata nel consolato apuano proveniente da quello di La Spezia. Consegnati anche i riconoscimenti per la fedeltà al consolato: Carlo Benvenuti (Carrara, 15 anni di iscrizione), Giovanni Masetti (Carrara, 15 anni, alla memoria), Giorgio Bardi (Pontremoli, 20 anni), Annarosa Tamagna (Massa, 20 anni), Paolo Beretta (Carrara, 25 anni), Giuseppe Milani (Montignoso, 30 anni), Adolfo Pollina (Carrara, 39 anni).
Presentato, nel corso della conviviale, anche il libro ‘Il lato artistico dei maestri del lavoro’, un catalogo che raccoglie tutte le opere dei maestri del lavoro che si sono dedicati all’arte. Per il consolato di Massa e Carrara ci sono Carlo Ghironi per la fotografia e Franco Bertolini per pittura e scultura.
"Bisogna riconoscere nel lavoro una dimensione umana che influisce sulla realizzazione personale – è stato sottolineato nel corso della presentazione – per costruire una società più giusta, promuovendo un modello di sviluppo inclusivo che valorizzi le competenze umane per il benessere collettivo. E i giovani, come futuro della società, devono ricevere non solo insegnamenti, ma anche esempi di impegno".
Ritrovarsi per onorare la memoria di chi non c’è più, per rinnovare l’amicizia e il legame che unisce vecchi e nuovi insigniti è lo scopo degli incontri dei Maestri del lavoro che tengono alti i valori da applicare alla vita lavorativa, coltivando la solidarietà tra i membri, promuovendo i valori etici, con uno sguardo sempre attento alle persone e alle nuove generazioni.