Palloncini bianchi per l’ultimo saluto a Bruno

In San Sebastiano i funerali del giovane deceduto in circostanze ancora da chiarire. "La morte di un figlio è un evento contro natura"

L’uscita del feretro dalla chiesa di San Sebastiano

L’uscita del feretro dalla chiesa di San Sebastiano

Massa, 4 agosto 2020 - Mancano pochi minuti alle 16 quando il feretro di legno chiaro, coperto da un cuscino di rose bianche sopra una maglietta gialla e la bandiera dell’Italia, esce sul piazzale della parrocchia di San Sebastiano: in cielo volano palloncini bianchi e parte un applauso carico di dolore. Sono gli ultimi istanti della vita terrena di Bruno Lima Do Amaral, il giovane brasiliano che ha perso la vita un paio di settimane fa in circostanze tragiche ancora da chiarire. Sul piazzale della chiesa, amici, tanti, amici, che si stringono in abbracci strazianti. E la famiglia prigioniera di un dolore immenso, ma dignitoso. L’ultimo saluto a Bruno Lima, 23 anni ancora da compiere, inizia alle 14 quando seduti sui gradini della chiesa e sulle aiuole gli amici aspettano che la salma arrivi in chiesa, nella chiesa di San Sebastiano dove, come ha ricordato il parroco don Daniele Ferrari, Bruno andava alcune volte ad ascoltare la messa. Sui gradini della chiesa anche alcuni familiari. Sull’altare composizioni di fiori bianchi per Bruno, il giovane che in preda ai demoni ha battuto la testa contro il cancello di ferro della sua casa ai Ronchi provocandosi una fatale frattura del cranio. Alle 14.30 la bara bianca entra in chiesa dove ad aspettare il ragazzo ci sono i familiari, gli amici in un silenzio straziante e sotto uno sfondo di musiche brasiliane. Vicino alla bara un familiare singhiozza priogioniera di un dolore infinito. Alle 15 don Daniele Ferrari entra in chiesa per la cerimonia funebre che viene svolta con il rigoroso rispetto delle regole anticovid. "Affidiamo Bruno alla misericordia del Signore", sono le parole di don Daniele Ferrari e poi la lettura del Vangelo di Giovanni.

Bruno Lima Do Amaral
Bruno Lima Do Amaral

«La morte di un figlio - dice don Daniele- è un evento contronatura. La misericordia e l’amore di Dio possono quietare il dolore". Seduti nelle prime panche i familiari e gli amici più vicini al giovane. Poi il feretro lascia la chiesa: sul piazzale il volo dei palloncini bianchi. C’è chi dà ai familiari piccoli ricordi. Poi il corteo funebre lascia la piazza. Restano gli interrogativi sulla morte di Bruno ai quali daranno una risposta le indagini della squadra mobile che indaga per morte conseguente ad altro delitto. Cosa è successo a Bruno Lima: quella tragica sera la mamma lo è andata a prendere a lavoro a Forte dei Marmi. Bruno non aveva la patente e quella mattina aveva sostenuto una prova dell’esame di guida, una volta a casa la sua mente è stata preda dei demoni. " Cosa mi sta succedendo - avrebbe detto il giovane alla madre- in preda alla crisi che lo ha condotto alla morte? La famiglia si è affidata ai legali Buselli e D’Amico: vuole la verità. Se qualcuno è responsabile della morte di Bruno dovrà renderne conto agli inquirenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA