MARIA NUDI
Cronaca

Freddo e infiltrazioni a scuola, lezioni sospese

All’Alberghiero 'Minuto' a Massa. Rientro "col botto" per gli studenti a Marina

I rappresentanti di istituto Jonathan Larcombre, Naomi Stefanelli e Leonardo Varni

Massa, 8 gennaio 2020 - Studenti seduti fuori dalle aule, dove oltretutto fino alle 10.30 sono rimasti spenti i termosifoni: infuriati, amareggiati perché la scuola, l’Istituto Professionale Alberghiero di Stato “G. Minuto” a Marina di Massa, è ancora ostaggio delle impalcature con locali agibili per una zona e per un’altra no, calcinacci abbandonati nel giardino, altri locali ostaggio del nastro adesivo con il triangolo che indica pericolo, mura screpolate, mobilia accatastata, la palestra chiusa. "E’ una situazione - dicono gli studenti - invivibile e non possiamo tollerare che questa scuola, che è sempre stata un fiore all’occhiello dove arrivano da altre province sia ridotta in queste condizioni. Quando siamo entrati mancavano anche i riscaldamenti, ma questo davanti alla situazione generale dell’istituto è l’ultimo dei problemi che è anche stato risolto quasi subito. Resta una situazione difficile e pesante per quanto riguarda le condizioni dell’istituto". Inizia così il 2020, il rientro a scuola dopo le vacanze natalizie.

"Abbiamo visto un paio di muratori a lavoro - spiegano i rappresentanti di istituto Jonathan Larcombre, Leonardo Varni e Naomi Stefanelli (assente, ieri, l’altro rappresentante Luca Iardella - ma oggi ( ieri, ndr ) abbiamo deciso di non entrare in classe. La situazione della scuola è invivibile ed inoltre ci avevano detto che si sarebbe risolta in tempi brevi. Siamo amareggiati e preoccupati per il futuro di questa scuola. L’attività didattica in queste condizioni è difficile". E ad essere preoccupati del futuro dell’istituto alberghiero non sono solo gli studenti che ieri hanno organizzato una protesta pacifica e solo finalizzata a dare la sveglia agli adulti, ma lo sono anche i genitori.

Un genitore ha scritto una lettera a La Nazione manifestando le perplessità e le preoccupazioni. Ecco cosa scrive il genitore di questo studente che ha scelto l’istituto “Minuto” e non abita a Massa: "Salve, sono il padre di un ragazzo di 17 anni che attualmente frequenta l’Istituto professionale di Stato “G. Minuto” sito in via Del Casone a Massa. Mio figlio, come tutti gli studenti che lo frequentano, si impegnano per avere un futuro nel campo lavorativo da loro scelto. Vorrebbe diventare un cuoco, un bravo cuoco. Purtroppo l’Istituto ha gravi carenze per quanto riguarda la sicurezza nei luoghi dove si svolge l’attività scolastica. Qualche professore sta pensando di cambiare scuola e se questo accaddesse si verificherebbero non pochi problemi per quanto riguarda i piani di studio. Mi chiedo se l’amministrazione dell’ Istituto “G. Minuto” stia facendo il possibile per rimediare, ma ho la sensazione, e questo mi amareggia, che tutto verrà lasciato così com’è. Sperare che non crolli nulla, si potrebbe paragonare ad una roulette russa. Io non ho avuto la possibilità di visitare l’Istituto, ma in compenso vi allego fotografie e video fatti dalle ragazze e dai ragazzi in vari ambienti (ne pubblichiamo alcune, qui sotto). Oggi ( ieri, ndr ) gli studenti si sono ritrovati senza riscaldamento, e non è la prima volta, siamo tornati nel 1800, non ho parole".

E’ l’appello di un padre che ha a cuore il futuro del figlio e non soltanto del figlio: ha anche a cuore una scuola che è sempre stata una risorsa, un fiore all’occhiello del territorio. "Mio figlio - racconta il lettore de La Nazione - e gli altri studenti stanno facendo i doppi turni, quindi sono ragazzi che si impegnano, che hanno scelto con determinazione una scuola che frequentano con passione e credono di poter avere un futuro nel settore per il quale studiano. Mio figlio arriva a casa alle 20 ma crede, come del resto i suoi compagni, in quello che fa. Ho anche un’altra preoccupazione: che questi ragazzi non possano riprendere le lezioni pratiche, perché la cucina è inagibile e per chi vuole diventare un cuoco bravo oltre alla teoria serve la pratica. Con questa lettera spero che qualcuno raccolga l’appello di un genitore di uno degli studenti del Minuto che sono preoccupati per la loro scuola". Studenti e genitori insieme in una battaglia che non è solo per loro, ma lo è anche per il territorio. "Domani ( oggi, ndr ) - spiegano i rappresentanti di istituto - saremo in Provincia per capire cosa sta succedendo e quando termineranno i lavori. Vogliamo una scuola sicura dove svolgere l’attività didattica in modo efficiente". © RIPRODUZIONE RISERVATA