REDAZIONE MASSA CARRARA

Foglio, carta e penna oppure Whatsapp? Storie di spazio, tempo e gusto dell’attesa

Carta e penna o whatsapp? Lo smartphone segna la differenza tra comunicazione di un passato, neppure così lontano, e quella di oggi. Molto è cambiato rispetto a una volta, quando il comunicare aveva il gusto dell’attesa. Ricordate la cartolina spedita dai luoghi di vacanza? Arrivava ad amici e parenti dopo settimane e portava con sé il sapore delle emozioni provate nel visitare località lontane. I ragazzi tenevano un diario e scrivevano lettere, avevano un tempo ‘vuoto’ utile per pensare e raccontare la propria vita. Adesso? È tutto più veloce: scatti la foto, apri la chat, scrivi un rapido saluto. Click e in un secondo condividi tutto con decine di persone su Instagram o Whatsapp, senza limiti spaziali e temporali. I messaggi, scritti o vocali, sostituiscono le chiacchierate al telefono, ma causano fraintendimenti, dato che non sempre si riflette a sufficienza sulle parole

usate. Ma in questa società iperconnessa ci sono ancora ragazzi che, senza rinunciare alla velocità della comunicazione “social”, amano chinarsi su un foglio, con la penna tra le mani, per affidare i propri pensieri a una lettera o alle pagine di un diario, eterni testimoni di ricordi? Noi ragazzi delle classi terze abbiamo svolto un sondaggio nel nostro istituto. Dalle domande poste a più di 160 studenti è emerso che whatsapp è il mezzo di comunicazione più utilizzato in assoluto (9 ragazzi su 10), se pur emoji e abbreviazioni siano amate solo dal 48% dei ragazzi; ma ancora un 19% scrive

spesso per piacere e un 33% qualche volta, usando carta e penna o la tastiera del PC.