ANGELA FRUZZETTI
Cronaca

Fiumi presi d’assalto. L’alternativa al mare conquista nuovi ’lidi’, tutti a caccia di fresco

Oltre alla meta classica di Guadine spuntano anche Forno e Canevara. Residenti preoccupati per la viabilità e le grigliate nei boschi

Molti residenti e turisti scelgono il fiume per passare le loro giornate al fresco
Molti residenti e turisti scelgono il fiume per passare le loro giornate al fresco

Massa, 15 agosto 2023 - Ferragosto alternativo all’affollata spiaggia nei freschi torrenti e fiumi dell’entroterra. Come consuetudine i bagni al fiume nel Renara sono un classico dell’estate massese. Le pozze si prestano per tuffi e bagni, fonte di refrigerio in queste torride giornate ferragostane. Il "pienone" nel torrente Renara costringe gli appassionati dei bagni e nelle pozze a cercare "nuovi lidi" per nuovi spazi dove trascorrere giornate in relax. Ecco che, salendo da via Bassa Tambura, prima di Canevara, si incontrano già file di auto parcheggiate sfruttando la terza corsia realizzata appositamente per l’approvvigionamento idrico alla famosa fontana, purtroppo ancora chiusa. Esiste un viottolo che porta al fiume ed è diventato uno dei luoghi gettonati di questa estate 2023. Anche in prossimità di Poggio Piastrone, sempre sul Frigido, alcune pozze si prestano per essere frequentate anche da famiglie. A Forno, vicino al monumento ai caduti, si scende per trovare refrigerio in alcuni anfratti che si prestano per fare tuffi e, recentemente, anche in paese, alcuni giovani temerari hanno scoperto l’ emozione di lanciarsi dal parapetto della strada nel pozzo sottostante, chiamato "Lamp’nin" , adiacente la Casa socialista, passando dai torridi 30 gradi agli 8 dell’acqua. Il fiume attrae e richiama per il suo fascino e talvolta anche per sfide azzardate.

Tuttavia, il palmares dei bagni spetta al Renara, torrente che attraversa i paesi di Gronda e Guadine , preso d’assalto in estate da centinaia e centinaia di persone. Dopo l’intervento dell’amministrazione comunale, un paio di anni fa, le sponde del torrente sono state liberate da manufatti e strutture abusive per restituirlo libero alla fruizione dei cittadini. I problemi non mancano e soprattutto si riversano sui residenti, talvolta bloccati per il traffico caotico e le soste selvagge, con serpentoni di auto che si formano in via Alta Tambura, piccola strada di montagna non adatta a quel tipo di traffico. Più volte è stato chiesto all’amministrazione di dotare la zona di un bus navetta; da aggiungere che, in caso di emergenza, un mezzo di soccorso non passa. Ed è successo più volte ad alcuni residenti di andare in panico per ritardi nell’assistenza. Altro problema che riguarda propriamente queste giornate ferragostane è il rischio incendio. I "vacanzieri" seguono la tradizione delle grigliate di ferragosto e, qua e là, anche in prossimità dei boschi, si notano evidenti segnali di fumo (che non sono degli indiani).

La raccomandazione è quella di adottare la massima prudenza, sia nella valle del Renara sia in luoghi ricercati come Vergheto e altre zone boschive che, a Ferragosto, vengono prese d’assalto per grigliate all’aperto. Insomma, abbiamo un bellissimo territorio sospeso tra i monti e il mare, freschezza di fiumi e torrenti, acque limpide e invitanti: la parola d’ordine resta "rispetto" per l’ambiente e per la natura che ci offre queste bellezze.