Felice Palma tra gli ’Straordinari dimenticati"

E’ dedicato allo scultore massese il nuovo volume, l’ottavo, della serie dell’Oro Bianco. L’ideatore del progetto è Giuseppe Silvestri

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E’ dedicato a Felice Palma il nuovo volume dell’Oro Bianco. Dopo il successo dei primi sette volumi del progetto ’Straordinari Dimenticati’ dedicati a Jacopo Antonio Ponzanelli (Carrara 1654-Genova 1735), Danese Cattaneo (Colonnata 1512-Padova 1572), I Laboratori Ferdinando Palla e Martino Barsanti di Pietrasanta, alle origini della ’Piccola Atene’, Giuliano Finelli (Carrara 1605-Napoli 1656), Giuliano Finelli (Carrara 1601-Roma 1653) e Andrea Bolgi detto ’Il Carrarino’ (Carrara 1605-Napoli 1656), sarà ora la volta dello scultore massese Felice Palma. Ce ne parla l’ideatore e coordinatore di questo importante progetto The White Gold: lo scultore e studioso Giuseppe Silvestri, docente di Arti figurative al Liceo Artistico intitolato proprio a Felice Palma.

"Dopo uno stop quasi forzato, dovuto al Covid, che ha rallentato ma non fermato il progetto degli ’Straordinari Dimenticati’, e dopo due anni di studio e di lavoro da parte degli studiosi – dice Silvestri con entusiasmo – entra nella fase finale la realizzazione dell’ottavo volume ’The White Gold’. Dopo Carrara e Pietrasanta, questa volta passerà da Massa la prossima pubblicazione della Collana dedicata agli scultori... dimenticati del nostro territorio". E’ infatti in preparazione il nuovo e prestigioso volume dedicato allo scultore Felice Palma, che ebbe i natali a Massa nel 1583. Grazie a un valido gruppo di studiosi italiani tra i quali Nicola Ciarlo, Cristina Andrei, Claudio Casini, Fabrizio Federici, Sara Ragni e Luca Siracusano, coadiuvati con altri importanti studiosi italiani e stranieri, in contatto con i maggiori musei, gallerie, e università, con il coordinamento del professor Silvestri, si stanno approfondendo vari aspetti della vita artistica di Palma.

La nuova campagna fotografica, in fase di partenza, attraverserà il Veneto (Venezia, Padova) e la Toscana (Massa, Pisa, Firenze, Pietrasanta, Pistoia, Volterra, Monsummano, Colle Val D’Elsa, Capannoli) in alcuni dei luoghi dove si conservano le opere del Palma per essere immortalate. Chiese, basiliche, cattedrali, musei pubblici, collezioni private in Italia e all’estero, come gli Uffizi, il giardino di Boboli, Il Victoria And Albert Museum, l’Art Gallery di Toronto nell’Ontario, insieme alla collaborazione con importanti studiosi Italiani e stranieri, concorreranno a fare luce e a rivalutare la vita artistica dello scultore massese. Insomma, un ottimo lavoro per dare lustro e giusto riconoscimento a Felice Palma. L’opera sarà pronta intorno al Natale del 2023.

Angela M. Fruzzetti