REDAZIONE MASSA CARRARA

"Ex distributore Agip, il progetto c’è già"

L’architetto Michele Boni: "Nel 2007 depositammo in Comune un piano per realizzare un generatore-distributore di energia elettrica"

La storia ha inizio nel 2004 quando il Comune approvò la demolizione del distributore di benzina Agip per fare spazio a una rotonda. Da quel momento si aprì in città un dibattito, anche acceso, promosso da chi voleva salvare il manufatto. In particolare, scese in campo l’architetto massese Michele Boni, presidente di ’On-Air’ a Parigi, un’associazione nata per la salvaguardia e la protezione dell’architettura contemporanea. E poi l’Ordine degli architetti di Massa Carrara, Italia Nostra con il suo presidente Bruno Giampaoli, l’avvocato Dino Del Giudice e tanti cittadini che firmarono una petizione promossa dall’architetto Boni. Anni di battaglia fin quando la demolizione, nel 2007, fu fermata ma il manufatto poi è stato lasciato all’abbandono e all’incuria.

Sempre quell’anno venne depositato in Comune un progetto per la riqualificazione dell’ex distributore, da parte dell’atelier ’On-Air’, firmato dagli architetti Michele Boni e Luca Cappella, che prevedeva la creazione di un generatore-distributore di energia elettrica – un progetto allora avveniristico, oggi di grande attualità – con un intervento senza alcuna demolizione ma di totale recupero, con un atteggiamento rispettoso dell’opera. Un progetto rimasto nel cassetto. Ora l’attuale giunta ha un’altra idea.

Ma di cosa stiamo parlando? L’ex distributore Agip, posto all’incrocio delle partenze di viale Roma e via Marina Vecchia, venne realizzato nel 1954 dal noto architetto e progettista milanese Mario Bacciocchi. Siamo di fronte, quindi, a un opera di valore, un esempio di ’Architettura minore’ (che rimane pur sempre un’architettura con la A maiuscola). "La provincia di Massa Carrara – affermò l’architetto Lorenzo Secchiari a Trieste in occasione del convegno internazionale per i dieci anni del ’Docomomo’ (associazione internazionale per la conservazione e la documentazione degli edifici del Movimento Moderno) – offre opere di architettura moderna particolarmente significative, a partire dagli edifici postali di Massa e di Carrara e dalle colonie marine lungo il litorale. Meno note e studiate sono forse le architetture ’minori’, che non per questo però sono meno significative, come ad esempio le stazioni di servizio, che testimoniano la qualità architettonica diffusa sul territorio. Particolarmente interessante è un edificio, progettato e realizzato per l’Agip a Massa dall’architetto Bacciocchi nei primi anni Cinquanta, che presenta elementi in comune, come la lunghissima pensilina in calcestruzzo, con quelli realizzati in altre città dallo stesso progettista. Questo suo carattere di intervento di edilizia di servizio ha portato però a una sua poco corretta considerazione e, negli ultimi anni, dopo la chiusura, a un assoluto disinteresse da parte della popolazione e delle amministrazioni, tanto da arrivare molto vicini alla sua demolizione, dimostrando la stringente necessità di sensibilizzazione per ottenere una corretta percezione e una conseguente valorizzazione del patrimonio".

Altri esperti, in una ricerca condotta per ’Domus’ sulle ex stazioni di servizio, tra cui l’ex Agip a Massa, parlarono di "momenti di storia dell’architettura moderna. Storie dei nostri giorni, possibili storie di “architetture degli ottani” e di una vita vissuta in corsa... correndo nell’odore di olii bruciati, accecati da luminarie di cani a sei zampe, ricordi d’austerity nel cuore, colonne sonore d’autoradio rubate in testa, miti on the road, ’Bagdad Café’ negli occhi, Antonioni da capezzale, preferenza ’strade blu’... Stazioni di servizio come una semplice carrellata di suggestioni in progetti d’eccezione e, nel caso di Massa, d’autore".

Luca Cecconi