Lotta all’erosione, progetti e promesse ma pochi fatti e senza sinergia

Marina di Massa, il punto sabato in un convegno di Europa Verde e Repubblicani: " Quali ostacoli impediscono una soluzione di lunga durata?"

L’erosione a Marina di Massa

L’erosione a Marina di Massa

Marina di Massa, 17 aprile 2024 – Un convegno per parlare del problema dell’erosione costiera, sotto il profilo tecnico ma anche politico. Lo organizzano il Partito Repubblicano ed Europa Verde-Verdi per sabato prossimo, con inizio alle 17.30, al Centro Sub Alto Tirreno, intitolato ’Erosione costiera: i dilemmi che dovremo affrontare’. "A noi è sembrato opportuno fare il punto della situazione per capire quali sono gli ostacoli burocratici e politici che hanno impedito di mettere in campo una soluzione, non diciamo definitiva, ma di lunga durata – spiegano gli organizzatori –. In questo periodo la Regione Toscana, Autorità Portuale, Comune di Massa hanno evidenziato uno scarso coordinamento tra enti e, a nostro avviso, costruiti su parziali informazioni o datate o incomplete. C’è inoltre la richiesta di costituzione di organismi di coordinamento che andranno a sovrapporsi a tavoli già esistenti. Il 2023 si è chiuso con la firma di un protocollo di intesa tra tutti gli enti che in qualche modo hanno a che fare con il problema dell’erosione costiera; ci auguriamo che serva per avviare un processo virtuoso sulle attività legate al ripascimento".

Il riferimento è ai masterplan, quello Regionale ma anche quello del Comune di Massa dal Frigido al Lavello. Poi c’è il progetto dai 7 ai 9 milioni di euro per il ripascimento a Ronchi-Poveromo, della Regione, e ancora il Piano regolatore portuale di Marina di Carrara, il protocollo d’intesa per il ripascimento sottoscritto da più enti, il piano di dragaggio della stessa Autorità portuale e pure il progetto di sistemazione della foce del Frigido. Tanti, forse troppi, progetti "ma nessuno tiene conto dei cambiamenti climatici e del rialzamento del mare – incalzano –. Gli interventi non sono coordinati, non sono esaminate le interferenze reciproche e non esiste un’idea progettuale. Eppure un’idea progettuale c’era, corredata dai necessari modelli fisici 3D in vasca e 2D in canale, e quant’altro era necessario, concretizzata in un progetto preliminare presentato dal Comune di Massa nel 2002, in un esecutivo appaltato dalla Provincia di Massa Carrara. Era, ed è, lo studio più completo mai realizzato sulla costa apuana e teneva conto di un probabile ampliamento del porto di Marina di Carrara, dalla sistemazione del Frigido, di un recupero della zona di Poveromo e della mitigazione della trasmissione verso sud dell’erosione".

Progetto che, ricordano gli organizzatori, aveva avuto un parere favorevole dall’ufficio di Via della Regione. "Sono passati 22 anni da quello studio. In questo periodo sono stati persi almeno 2 milioni di metri cubi di sabbia", proseguono Europa Verde e Pri che ritengono "necessario un tavolo politico e un tavolo ambientale di gestione del territorio. Alcuni ambiti cittadini vedono come unico pericolo l’ampliamento del Porto. Noi crediamo che il problema sia molto più complesso, che occorre mettere nel conto i cambiamenti climatici, il rialzamento del livello del mare, la mancanza di trasporto di sedimenti dai fiumi, e solo con un’idea politica alta potrà corrispondere un progetto capace di trovare quel nu ovo equilibrio che la natura ci impone".

Relatori del convegno saranno l’ingegnere Andrea Bontempi, memoria storica degli interventi eseguiti sul litorale, il professor Enzo Pranzini, uno dei massimi esperti mondiali in tema di erosione e un profondo conoscitore del nostro litorale, il presidente dell’Autorità portuale, Mario Sommariva. Presenta Daniele Terzoni. Intervengono anche Matteo Bartolini di Sinistra Italiana, Dina Dell’Ertole di Massa è un’altra cosa. Conclusioni di Guido Mussi del Pri.