
Emergenza abitativa. L’urlo degli ultimi. Tende in Prefettura. Mangiaracina risponde
di Alfredo Marchetti
"Mercoledì mi sfrattano. Ho moglie e due figli di cui uno disabile. Dove andremo?". Prova profonda preoccupazione Roberto Dell’Amico, una delle persone che ieri ha accolto l’invito dell’Unione sindacale di base di presentarsi davanti all’ingresso della Prefettura per urlare tutta la loro ansia. Una grave piaga, l’emergenza abitativa, che ha bisogno di risposte concrete. Lo chiedono queste famiglie. Due tende ’spuntano’ al lato monte dell’ingresso di palazzo Ducale, un gruppo di circa una trentina di persone attende di essere ricevuta dal Prefetto. L’incontro c’è, poi arriva l’assessore al Sociale Francesco Mangiaracina che invita il sindacato in Comune per discutere dei casi più emergenziali. "Sono andato al presidio davanti all’ingresso della Prefettura. Li ho inviati in Comune e abbiamo parlato proprio del caso di Roberto. Il Comune si è detto disponibile ad attivare la morosità incolpevole. Lui si è impegnato a presentare la documentazione necessaria per la disabilità. Nel caso in cui troverà un alloggio disponibile il Comune interverrà. Si è detto disposto a sostenere un pagamento di 400 euro mensili, anche per un alloggio fuori comune. Siamo nel libero mercato, non possiamo intervenire con i privati, ma il Comune c’è".
Non c’era soltanto la situazione di Dell’Amico sul tavolo, ma anche un’altra persona, una donna, Gianna Ceccarelli, con un minore a carico. "La signora aveva uno sfratto a causa di un’occupazione senza titolo. Il canone è di 380 euro. La signora si è impegnata al pagamento di 150 euro e firmerà un foglio dove esprime la volontà di lasciare l’alloggio una volta trovata la sistemazione. Nel frattempo abbiamo trovato una soluzione provvisoria. Il messaggio che abbiamo voluto dare ai presenti è stato quello che il Comune c’è, è presente. mi è sembrato giusto andare a parlare con loro per rivendicare gli impegni che abbiamo portato a termine in questo anno". Il sindacato segue circa 50 persone, una goccia nel mare del problema. Al presidio, poi sciolto durante la sera, anche Nicola Cavazzuti di Rifondazione comunista e il consigliere comunale Daniele Tarantino.
"Servono progetti di recupero – spiega Dario Buffa del sindacato, poco prima dell’incontro con il Prefetto vicario –, qui si vede solo immobilismo, i soldi vengono buttati a caso, non è una soluzione. Credo sia necessario un blocco degli sfratti. La risposta – conclude – deve arrivare dalla politica. Proprio per questo siamo a chiedere un incontro con la Prefettura". Elia Buffa allarga il tiro e spiega le motivazioni che portano a situazioni emergenziali. Non sempre sono le persone che non pagano, ma anche il mercato. "L’aumento dei prezzi – racconta – in questo particolare momento come l’estate, è scontato. A subire questa situazione è stato anche Dell’Amico, che si è ritrovato a dover fare i conti con proprietari che non erano molto propensi ad affittare". "Appena sentivano che c’era di mezzo il Comune – spiega Dell’Amico – mi salutavano senza farmi sapere nulla".