REDAZIONE MASSA CARRARA

Donne, odio e linguaggio. Gli studi di genere con Manuela Manera

Sabato al San Giacomo Spazio Alberica e Arci ospitano la scrittrice. Sarà presentato il libro ’Fa differenza’ sulle responsabilità delle parole.

Manuela Manera. ha fondato. la sua ricerca occupandosi di Gender Studies e Linguistica. Fa parte del comitato scientifico del Centro interdisciplinare di ricerche e studi delle donne dell’Università di Torino

Manuela Manera. ha fondato. la sua ricerca occupandosi di Gender Studies e Linguistica. Fa parte del comitato scientifico del Centro interdisciplinare di ricerche e studi delle donne dell’Università di Torino

Donne e lotta di classe. Sabato alle 17 al San Giacomo nuovo appuntamento con Spazio Alberica. Ospite del comitato Arci Manuela Manera presenterà il suo l’ultimo libro ’Fa differenza, comunicazione corretta e lotta di classe’ edizioni Gruppo Abele. Continua in questo primo scorcio del 2025 l’approfondimento dei temi legati al femminismo al transfemminismo, alle realtà queer declinati nei diversi ambiti culturali che sono stati ospitati al San Giacomo: in letteratura con Goliarda Sapienza, in filosofia con la profondità di pensiero di Liana Borghi, in letteratura fantastica e utopica con i magnifici testi di Ursula Le Guin. Manuela Manera, studiosa di Linguistica e Gender Studies, affronterà il tema cruciale della lingua in dialogo con Federica Fabbiani Galleni e Giuliana Misserville.

"Un monito – spiegano da Spazio Alberica – sulla necessità di di assumerci la responsabilità dei nostri comportamenti linguistici, perché sono le parole che rafforzano stereotipi, strutturano il linguaggio d’odio, sanciscono la disumanizzazione fino a convincere le persone a compiere atti inumani. Quasi quotidianamente si sentono frasi come ’non si può più dire niente’, ’è censura’, ’non si può neppure fare una battuta’: si tratta veramente di limitazioni alla libertà di espressione o, piuttosto, si richiede di agire con consapevolezza e cura nell’uso delle parole? Oggi più che mai è necessario riconoscere il peso politico della comunicazione pubblica. La lingua è strumento di gestione del potere e, purtroppo, di esercizio di violenza: per questo è importante non solo conoscere il significato e il portato storico di certe espressioni ma anche riconoscere i meccanismi che, attraverso gli impliciti, strutturano i nostri discorsi e ci conducono verso giudizi e immaginari senza che ce ne rendiamo conto".

Manuela Manera dopo la laurea in Storia della lingua italiana e il dottorato in Italianistica, ha proseguito la sua ricerca occupandosi di Gender Studies e Linguistica. E’ docente e collaboratrice editoriale, autrice di articoli, fa parte del comitato scientifico del Centro interdisciplinare di ricerche e studi delle donne dell’Università di Torino; è attivista transfemminista. Nel 2021 ha pubblicato per Eris Edizioni ’La lingua che cambia. Rappresentare le identità di genere, creare gli immaginari, aprire lo spazio linguistico’. Info e prenotazioni [email protected].