Diritti e contenziosi. Cancellati i verbali per i viaggi in autobus senza il ‘green pass’

Sentenza del giudice di pace per due attiviste di Rivoluzione Allegra. Ma Giulio Milani, in Posta senza mascherina, multato dopo 3 anni.

Diritti e contenziosi. Cancellati i verbali per i viaggi in autobus senza il ‘green pass’

Diritti e contenziosi. Cancellati i verbali per i viaggi in autobus senza il ‘green pass’

Una vittoria in tribunale e una nuova causa che si profila all’orizzonte. ‘Rivoluzione Allegra’ porta ancora avanti la sua battaglia a sostegno di quelle azioni che definisce di ‘disobbedienza civile’ ai tempi dell’emergenza Covid, della pandemia e soprattutto contro l’utilizzo della mascherina e l’introduzione del Green Pass. Proprio in queste ore il tribunale di Massa ha di fatto annullato le multe fatte a due attiviste dell’associazione durante una protesta nel 2021. Come riporta Giulio Milani, presidente di Rivoluzione Allegra, erano state "sanzionate per un atto di disobbedienza civile contro l’obbligo del green pass sugli autobus nel 2021 e hanno ottenuto la cancellazione delle sanzioni grazie al supporto legale fornito dall’associazione. La sentenza emessa dal Giudice di Pace Vincenzo Locane ha annullato le sanzioni per motivi formali, evidenziando il mancato rispetto delle procedure da parte della Prefettura e dei Carabinieri di Massa nel presentare la documentazione a riprova delle loro motivazioni". Milani si congratula con le due attiviste e ringrazia l’avvocata Fabrizia Vaccarella del foro di Milano "per il suo generoso e tempestivo intervento legale, senza il quale questa vittoria non sarebbe stata possibile".

Neppure il tempo di esultare, però, che arriva una nuova bega per l’associazione con quello che Milani definisce "tempismo un po’ sospetto dopo la vittoria della nostra associazione contro le sanzioni per non aver esibito il green pass sugli autobus durante l’azione collettiva del 31 gennaio 2022". Ieri mattina, infatti, lo stesso Milani è stato convocato dalla polizia postale per ritirare l’atto con cui il Prefetto gli ‘ordina e ingiunge’ di pagare una sanzione da 400 euro per l’azione di disobbedienza civile che condusse all’ufficio postale di via Carducci il 10 gennaio 2021, all’indomani della caduta del governo Conte II.

"Mi presentai in quell’ufficio senza mascherina – ricorda l’editore e scrittore apuano – e sostenni di averne diritto in base all’art. 85 del Tulps, contestando in toto la legittimità costituzionale della legislazione di emergenza. Dopo 3 anni, quando da più parti si sono ammessi eccessi ed errori nell’accavallarsi dei più disparati DPCM, il Prefetto di Massa sente il bisogno di rimarcare la validità e la legittimità di tutto quello che fu fatto. Non mi lascio intimidire – conclude –. Mi opporrò a questa sanzione in ogni grado di giudizio: quanto più desidero è ricordare e raccontare, ringrazio i miei persecutori per offrirmi la possibilità di adempiere al mio compito di testimonianza nel tempo".