REDAZIONE MASSA CARRARA

Dalle mondine a castagnaccio, balùcci e ciàn

Il modo più semplice e gustoso di cucinare le castagne fresche è di fare le “mondine”, più conosciute come caldarroste. Per prepararle è necessario arrostire le castagne sul fuoco in una tipica padella bucherellata. Un altro modo per gustare le castagne fresche è trasformarle in “balùcci”, facendole bollire con foglie di alloro e sale grosso; in questo caso si parla di castagne lesse. Le castagne possono essere trasformate in farina con la quale si possono realizzare più ricette. Tipici dell’Alta Valle Aulella sono i “ciàn”, delle larghe frittelle ottenute versando una pastella di acqua e farina cotta su un doppio testo di ferro.

Una volta pronti, si possono mangiare con ricotta, stracchino, salame e, ai giorni nostri, anche con la golosa Nutella. Nella nostra zona viene anche cucinato il classico “castagnaccio”, una torta di farina di castagne, diffusa anche in Toscana, arricchita con pinoli, frutta secca, rosmarino e scorze d’arancio. Un’altra ricetta realizzabile con questa farina sono i cosiddetti “grisgiolètti”, detti anche “pachiarìn”, vale a dire una calda pappa di farina di castagne e latte, con cui una volta ci si nutriva. Queste sono le ricette tradizionali realizzate con le castagne e con la loro farina nel territorio dell’Alta Valle Aulella. Ci sono, infine, anche varianti moderne come la crostata con la crema di castagne aromatizzata con la scorza grattugiata di un limone e una bacca di vaniglia.