Convocazione lampo per la cultura. La commissione cerca presidente

Dopo le ‘rumorose’ dimissioni di Maria Mattei subito una seduta ma la decisione rischia lo stallo

Convocazione lampo per la cultura. La commissione cerca presidente

Convocazione lampo per la cultura. La commissione cerca presidente

L’eventuale passaggio all’opposizione della consigliera comunale Maria Mattei non è ancora avvenuto, ma il presidente del consiglio Cristiano Bottici ha già convocato per il 21 la commissione cultura per eleggere il successore. Ora c’è il rischio che alcuni consiglieri comunali di maggioranza decidano di non partecipare all’assise per una scelta non condivisa, vale a dire l’elezione di un nuovo presidente in tempi troppo brevi rispetto ai venti giorni canonici. Maria Mattei si è dimessa nei giorni scorsi dalla presidenza della commissione cultura per come è stata gestita dalla giunta la collocazione della scultura ‘Venere Apuana’ di Franco Mauro Franchi davanti all’Accademia, senza un passaggio formale in commissione.

Una convocazione lampo che quasi sicuramente porterà alla presidenza un consigliere dell’opposizione, probabilmente Simone Caffaz. La procedura per nominare un nuovo presidente dettata dal regolamento del consiglio comunale prevede venti giorni, lasso di tempo in cui si sarebbe potuto trovare un accordo. La commissione cultura è costituita da otto consiglieri: cinque della maggioranza e tre dell’opposizione. Se il passaggio ai banchi dell’opposizione di Maria Mattei sarà confermato i consiglieri saranno quattro contro quattro, e in caso di parità di voti sul nuovo presidente della commissione cultura, sempre secondo il regolamento del consiglio comunale, la nomina deve andare al consigliere più anziano di età. Una decisione che non è piaciuta a diversi consiglieri comunali, una conferma che il “modus operandi” della giunta di Serena Arrighi continua a creare malumori oltre a una serie di dimissioni: prima Marella Marchi dal gabinetto, poi il segretario generale Corrado Grimaldi e ora Mattei dalla commissione cultura.

Alessandra Poggi