Convenzione rinnovata con l’Università di Pisa: "Occasioni di sviluppo"

Università di Pisa e Confindustria Livorno Massa Carrara hanno siglato un accordo triennale per promuovere l'alta formazione, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di start-up innovative nel territorio. L'obiettivo è sostenere la crescita economica e sociale del Paese.

Innovazione, capitale umano, alta formazione e nuova imprenditorialità. Sono le parole chiave dell’intesa siglata ieri a Pisa tra Università di Pisa e Confindustria Livorno Massa Carrara. Si rinnova e consolida una collaborazione avviata nel 2017. Alla cerimonia sono intervenuti il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, il presidente di Confindustria Livorno Massa Carrara, Piero Neri, la delegata per le relazioni industriali dell’Ateneo, Chiara Galletti, il consigliere ai rapporti interni del presidente degli industriali, Stefano Santalena, e il direttore generale di Confindustria Livorno Massa Carrara, Umberto Paoletti. Focus della convenzione, che avrà una durata di tre anni, è l’implementazione della collaborazione per l’alta formazione rivolta ai manager e ai responsabili aziendali, unitamente alla collaborazione nell’ambito del trasferimento tecnologico, della valorizzazione dei risultati della ricerca e dello sviluppo di start up innovative sul territorio. Questo, in aggiunta al potenziamento delle attività di orientamento e di conoscenza del tessuto industriale di Livorno, Massa e Carrara e di interazione con i vari dipartimenti dell’Ateneo pisano. Confermate anche le attività dello ’sportello di collegamento’ tra laureati e aziende. "Ateneo sempre più impegnato nel sostenere la crescita culturale, sociale ed economica del nostro Paese - ha detto il rettore Zucchi - L’accordo dimostra il nostro impegno a costituire un sistema esteso a tutta l’area vasta nord-ovest, oltre a confermare l’attenzione che abbiamo per il futuro dei nostri studenti". "Sono convinto che questa esperienza che oggi si consolida - ha detto il presidente di Confindustria, Piero Neri – possa apportare energia positiva per favorire ulteriori occasioni di crescita e di sviluppo, oltre che un rapporto sempre più organico tra le nostre istituzioni".