REDAZIONE MASSA CARRARA

Cittadinanza a Mussolini: "Era decaduta ma sarà tolta"

Passa l’emendamento della maggioranza. Cancellazione di quelle onorarie per chi è defunto

La cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, conferita dal Comune di Massa nel 1924, non può essere revocata ma sarà ugualmente tolta, così come tutte le cittadinanze conferite in caso di morte dell’insignito. Il sindaco Persiani ha presentato un emendamento sostitutivo della maggioranza che dà mandato alla Commissione Affari Istituzionali di prendere in esame tutte le cittadinanze onorarie per disciplinare le... uscite. In sostanza a Massa il regolamento prevede il conferimento della cittadinanza onoraria ma non la revoca. Il sindaco, che ha premesso il fatto che le "cittadinanze decadono automaticamente con la morte dell’insignito", è intenzionato a disciplinare la materia seguendo l’esempio del Comune di Firenze che prevede la revoca nel caso di comportamento indegno da parte dell’insignito e in caso di decesso. "Facciamo noi – ha detto il sindaco – quello che tutte le giunte, anche di sinistra, dal dopoguerra a oggi non hanno fatto". Emendamento che è stato votato dalla maggioranza.

Contraria l’opposizione, che aveva presentato una mozione per revocare la cittadinanza a Mussolini, che parla – come ha sottolineato Stefano Alberti – di "furbata" del sindaco e che sostiene che sia falso il fatto che le cittadinanze onorarie decadano con la morte della persona. Dura la critica di Unione Popolare. "La maggioranza non revoca la cittadinanza a Mussolini ma presenta un emendamento che cancellerà Rita Levi Montalcini dall’albo della cittadinanza onoraria. In pratica l’emendamento suggerisce di aprire un percorso dentro la commissione Affari Istituzionali per modificare lo specifico regolamento della cittadinanza onoraria; la proposta sarebbe l’inserimento di un articolo che revocherà in automatico, secondo quanto dichiarato dal segretario comunale, tutte le cittadinanze onorarie conferite dal consiglio comunale dalla nascita del Comune alle persone a oggi decedute. Una sorta di emendamento per l’oblio che eliminerà l’intera storia e memoria politica del consiglio comunale di Massa. Il risultato è un pasticcio che colpirà prima di tutto la defunta premio Nobel Montalcini, ebrea perseguitata dalle leggi razziali volute dal fascismo. In seconda battuta verrà cancellata la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, voluta poco più di due anni fa dallo stesso sindaco e da gran parte degli attuali consiglieri. Un cortocircuito istituzionale, un colpo di spugna istituzionale, frutto sia delle evidenti difficoltà della maggioranza che non è riuscita nei fatti a prendere le distanze da Ubaldo Bellugi che nel 1924 votò il conferimento della cittadinanza onoraria a Mussolini, che dalla incapacità politica di prendere le distanze dal fascismo con un atto pubblico affidandosi a soluzioni regolamentari. Come Unione Popolare dobbiamo constatare che il 2024 si apre non nel ricordo di Giacomo Matteotti ma nel mantenimento della cittadinanza onoraria al mandante del suo assassinio, Mussolini".