
Cimitero del Mirteto senza pace Saie si rivolge al Consiglio di Stato
Non c’è pace per il project financing da circa 3 milioni di euro che coinvolge il camposanto di Mirteto e in prospettiva la manutenzione di tutti i cimiteri del territorio, urbani e frazionali, per 30 anni. La società Saie Spa che aveva partecipato alla manifestazione d’interesse pubblicata dall’amministrazione comunale di Massa e il cui progetto non era però stato scelto aveva già deciso di fare ricorso contro la delibera dell’amministrazione Persiani che aveva dichiarato di pubblica utilità per poi mettere a gara la proposta presentata dal Raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) composto da Altair Funeral Srl di Bologna con Edilver di Villadossola e Sercim Srl di Bologna, considerata la migliore rispetto alle altre 5 arrivate a palazzo civico.
Sulla procedura non era stata chiesta la sospensiva degli atti e si era andati a giudizio in autunno. Il 14 ottobre il Tar di Firenze si era espresso nel merito accogliendo soltanto in minima parte il ricorso presentato da Saie e lasciando invariati tutti gli altri atti elaborati dall’amministrazione. Ritenuto ‘irricevibile’ il primo motivo di ricorso, sulle effettive operazioni di gara e così anche sulla proposta formulata dalle imprese concorrenti che non avrebbe contenuto solo "l’impegno a realizzare due forni crematori così come imponeva l’avviso, ma prevedrebbe un solo forno e la mera predisposizione di una futura ed eventuale seconda linea di cremazione". Secondo i giudici amministrativi la relazione tecnica di gara chiariva come fosse "sufficiente la realizzazione di un solo forno con la predisposizione per la futura integrazione con una seconda linea". Eccezione ribadita anche nei documenti pubblicati sul sito del Comune. E così non ci sono discrepanze nella scelta effettuata dall’amministrazione che ha individuato la proposta dei contendenti con una sola linea di cremazione. Solo un aspetto è stato accolto dai giudici: il raggruppamento controinteressato non avrebbe "allegato alla propria proposta la dichiarazione dei sindaci revisori e del progettista di non trovarsi in una delle situazioni ostative al conferimento della commessa". Per il Tar "i requisiti di onorabilità dallo stesso previsti debbano essere posseduti anche dai componenti degli organi di vigilanza interna e, quindi, anche dai membri del Collegio sindacale. Inoltre, la giurisprudenza ha chiarito che l’obbligo di dichiarazione dei requisiti di gara sussiste anche in rapporto al progettista indicato dal soggetto partecipante alla gara quale soggetto incaricato dell’attività di progettazione".
Un ricorso accolto in minima parte che non ha soddisfatto la società Saie che il 24 gennaio ha quindi presentato appello al Consiglio di Stato e rispetto al quale il Comune si è già costituito in giudizio. Ricordiamo che il proejct financing prevede di realizzare un complesso tutto nuovo dove troveranno spazio sale del commiato, sale policonfessionali, sala autoptica, il primo vero obitorio comunale e un nuovo impianto crematorio con in cambio di una gestione dei servizi cimiteriali per 30 anni oltre alla manutenzione ordinaria sul cimitero di Mirteto e su tutti quelli cittadini e frazionali, ossia Turano, Canevara, Casette, Forno, Casania, Resceto, Pariana-San Carlo, Altagnana e Antona riconoscendo al Comune un aggio sulle cremazioni.