"Chiedo un lavoro per ripartire con dignità"

L’appello disperato di Raimondo Rossi, invalido civile. Senza casa, perché privo di impiego stabile, vive nel camper di un amico

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di Daniele Rosi

"Cerco un impiego stabile che mi permetta di ripartire con dignità". L’appello è di Raimondo Rossi, il 45enne di Pietrasanta finito ultimamente sotto i riflettori per la sua vicenda che sta toccando sempre più l’opinione pubblica. L’uomo, invalido civile e con un passato da geometra, da tempo è alla ricerca di un incarico stabile e di un alloggio dopo aver trascorso gli ultimi anni in un monolocale a Bedizzano. Della sua storia si sono occupate anche recentemente alcune trasmissioni televisive con una mobilitazione per assicurargli un camper in cui trovare rifugio insieme al fidato cane. Dopo il divorzio dalla moglie, Raimondo si era rifatto una vita in Lombardia con una compagna e un nuovo lavoro part time fino a che non è tornato in terra apuana per stare vicino alle figlie, affidate a una casa famiglia a Carrara. Ciò che chiede è soprattutto un lavoro a tempo indeterminato che gli permetta di pianificare il futuro.

"Non si può giocare sulla vita delle persone e lasciarle in attesa tanto tempo di un destino che non si sa cosa possa riservare - racconta Rossi -. Per fortuna al momento alloggio in un camper datomi da un amico, che posso parcheggiare in una zona privata con il permesso di una persona di Carrara. Ho rifiutato il reddito di cittadinanza per cercare un lavoro - specifica - e al momento svolgo una mansione temporanea che mi permette di sopravvivere. Quando vado in agenzia per cercare una casa in affitto mi sento rispondere che senza contratto a tempo indeterminato non è possibile intavolare nessun discorso". Una situazione che ha indotto l’uomo a chiedere nuovamente aiuto, rivolto a chiunque voglia dargli un’occasione diversa.

Nelle ultime ore anche uno sfogo sui social in cui Rossi ha scritto di getto tutte le sensazioni accumulate in questi mesi. "Provo molta rabbia al momento perché mi sono sentito abbandonato da tutti - ammette - e assicuro che vivere in un camper in inverno non è facile, sebbene si possa definire comunque un tetto in cui vivere. Sto combattendo per la mia sopravvivenza da troppo tempo ma ho una dignità e credo di meritarmi una chance. Ho voglia di lavorare e ripartire, soprattutto per le mie figlie, e sono disposto a spostarmi tra Pisa e La Spezia; possibilmente che sia un incarico da ufficio perché con la mia invalidità non posso fare molto altro". Nel frattempo dal Comune di Carrara ci fanno sapere che la vicenda dell’uomo è nota da tempo e che qualcosa è stato fatto. "I servizi sociali gli hanno dato ascolto - commenta l’assessore al Sociale Anna Galleni - ed è stato inserito nella graduatoria delle emergenze abitative, di cui però fanno parte anche persone che possono avere una maggiore urgenza. Gli abbiamo dato alcune opportunità di borsa lavoro che ha rifiutato. L’assenza di contratto a tempo indeterminato è comune a tante persone e, purtroppo, non può diventare strumento di precedenza".