
Meno di quindici giorni per trovare con urgenza due medici disposti ad aprire altrettanti ambulatori per i cittadini in Lunigiana. E’ ormai una sfida aperta quella dell’azienda Usl Toscana Nord Ovest che deve fare i conti con un’emergenza ‘medici di famiglia’ ormai cronica e le enormi difficoltà nel sostituire chi ormai ha completato i suoi anni di lavoro e deve andare in pensione. Quando si tratta poi di ambiti anche complessi come sono quelli della Lunigiana, con un territorio diffuso fatto di borghi e paeselli, tante comunità sparse in un’area vasta e spesso mal collegata, la sfida diventa ancora più ardua. Senza contare quella che sembra ormai una ‘crisi di vocazione’ perché essere medico di famiglia rappresenta un ruolo non solo sanitario ma anche sociale all’interno di una comunità.
Esaurita la graduatoria di disponibilità aziendale di medici per il 2023, a metà novembre l’Usl è costretta a emettere un altro avviso per il conferimento urgente e immediato di due incarichi provvisori di quello che nel termine tecnico è definito ‘medico di Assistenza primaria a ciclo di scelta’ per l’ambito territoriale della Alta Lunigiana che copre i territori comunali di Bagnone, Filattiera, Mulazzo, Pontremoli, Villafranca e Zeri. Non solo. I medici che accetteranno avranno anche l’obbligo di aprire l’ambulatorio in sedi ben precise: uno a Villafranca e uno a Mulazzo. L’entrata in servizio è immediata: entro la fine di novembre.
Si capisce così il grado di urgenza dell’azienda sanitaria visto che comunque le domande possono essere presentate solo fino al 21 novembre, poi restano di fatto dieci giorni per la decisione dell’Asl. Sempre che arrivino candidature di professionisti disposti a lavorare in Lunigiana. Possono inoltrare domanda solo coloro che sono iscritti all’Ordine dei medici chirurghi e seguiranno una priorità: prima i medici iscritti nella graduatoria regionale di medicina generale valevole per l’anno 2023, poi medici che abbiano acquisito il titolo di formazione specifica in medicina generale successivamente alla data di scadenza della presentazione della domanda di inclusione in graduatoria regionale; medici iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale (i quali, però, potranno svolgere l’incarico provvisorio solo fino al 31 dicembre in regime di deroga); medici che abbiano acquisito l’abilitazione professionale successivamente alla data del 31121994; e ancora in deroga anche i medici iscritti ai corsi di specializzazione ma solo fino al 31 dicembre. Gli incarichi provvisori sono conferiti di norma per non più di 12 mesi e comunque fino al momento in cui vengono individuati i medici di Assistenza primaria a ciclo di scelta titolari aventi diritto all’inserimento a titolo definitivo nell’ambito.
FraSco