
Maura Ricci ha protestato in consiglio comunale
Carrara, 18 dicembre 2019 - «Io non voglio finire così" e lancia davanti ad assessori e consiglieri comunali sbigottiti un sacchetto pieno di ceneri. Maura Ricci, 82 anni, ha voluto ricordare con un gesto eclatante a chi amministra la città i problemi che da tempo riguardano il suo paese, Bergiola, e in particolare il suo cimitero. "Sono quattro anni che aspettiamo che costruiscano i nuovi loculi al camposanto - spiega la pensionata -, da progetto ne sono previsti 56, ma finora hanno costruito soltanto 60 ossari. Io ormai sono anziana e quando sarà il mio momento non voglio finire né sottoterra né essere bruciata, voglio stare qui nel mio paese, ma in Comune non vogliono trovare i soldi per onorare i morti e tutto perché loro ormai non possono più battersi per i loro diritti. Io però non mi tiro indietro e a questa questione ci voglio arrivare in fondo, per tutta la mia vita sono sempre stata in prima fila in ogni battaglia".
Quella dell’altra sera in consiglio, d’altronde, non è certo stata la prima trovata ad effetto a cui Maura Ricci è ricorsa negli ultimi anni per far sentire la propria voce. Nell’estate del 2015 la pensionata si incatenò alle scale di palazzo civico per sollecitare l’allora sindaco Angelo Zubbani e i vertici di Apuafarma a intervenire proprio sul cimitero di Bergiola, ma prima nel suo mirino erano finiti anche altri primi cittadini. "Se ora mi incatenassi ho paura che ci morirei in Comune. In questi anni ho avuto tante operazioni e la mia salute è quella che è, io però non mi arrendo, come ho fatto per tutta la mia vita.
D’altronde quella ragazza svedese si è svegliata ora - dice la signora Ricci riferendosi a Greta Thunberg -, ma io le battaglie per l’ambiente le facevo già oltre 20 anni fa. Quando c’era sindaco Lucio Segnanini portai in consiglio comunale tre sacchi dell’immondizia per chiedere la raccolta differenziata, mentre a Giulio Conti portai un mazzo di fiori e un pacchetto tutto bello infiocchettato, ma dentro ci misi un contenitore pieno di rifiuti umidi perché avevano tolto i cassonetti. A De Pasquale già l’anno scorso ho chiesto di intervenire per i loculi di Bergiola e lui mi ha detto che ci avrebbe pensato, ma non è successo nulla. Allora ho deciso nuovamente di farmi sentire e in consiglio comunale ho portato un sacchetto di cenere del camino e l’ho lanciato in aria. Io alla fine chiedo solo che le persone dopo aver pagato le tasse per tutta la vita siano sepolte come vogliono e dove vogliono. Al camposanto di Bergiola, invece, i problemi sono continui. Non solo non c’è spazio, ma mancano anche le scale per raggiungere i loculi e allora c’è anche chi deve utilizzare una sedia per mettere due fiori".
Nonostante l’interruzione del consiglio comunale e tutto il parapiglia suscitato dal lancio della cenere, sembra tuttavia che la battaglia di Maura Ricci per il momento non abbia di fronte a sé grandi spiragli di successo. Dopo averla ascoltata per una decina di minuti l’altra sera il presidente del consiglio Michele Palma è andato avanti con il normale ordine del giorno della seduta, mentre l’amministrazione ha risposto alla sua richiesta ieri con un breve commento. "Al momento - fanno sapere da palazzo civico - non sono previste opere di ampliamento di loculi né al cimitero di Bergiola, né altrove. Secondo le stime in nostro possesso, d’altronde, non c’è la necessita di questi interventi". © RIPRODUZIONE RISERVATA