"C’è bisogno di infrastrutture moderne"

La ricetta di Mallegni e Mastrini (Forza Italia) dalla sede di Confartigianato. "Necessario ridurre il costo del lavoro per stimolare l’economia"

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La provincia apuana ha fame di infrastrutture. Soprattutto la Lunigiana. Strade, ferrovie e potenziamento del porto per farla stare al centro dei traffici economici anche internazionali. Ne sono certi i candidati di Forza Italia nel nostro collegio, il senatore Massimo Mallegni, primo nella lista proporzionale al Senato, e Matteo Mastrini, secondo nel plurinominale degli azzurri alla Camera. Insieme hanno incontrato lunedì mattina la presidenza di Confartigianato Massa Carrara Lunigiana, in un confronto diretto coordinato dal presidente dell’associazione di categoria, Sergio Chericoni. A parlare del porto è stato proprio il senatore uscente che da un lato Mallegni ha rivendicato di aver tutelato le imprese dei balneari ma si è detto anche favorevole al suo ampliamento: "Il porto non cambia nulla sull’erosione dal punto di vista di un potenziamento. Bisogna solo fare una cosa: prendere la sabbia da dove ce n’è troppa e portarla dove manca" promuovendo l’ipotesi di un Consorzio in cui far collaborare enti e associazioni coinvolte per un ripascimento costante a cui contribuisca il porto stesso. Mallegni ha poi sostenuto la necessità di portare avanti le pratiche superbonus attivate fino al 30 giugno e rivedere la misura per poi affrontare uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale: "Ridurre il costo del lavoro dipendente" rispetto a una tassazione che oggi viaggia oltre il 100% in media sui salari versati. "Su uno stipendio di circa 1.600 euro, l’impresa ne deve versare altri 1.700 circa allo Stato – ha evidenziato Mallegni -. Noi diciamo che almeno 750 euro al mese devono tornare indietro di cui circa 400 al dipendente e il resto all’impresa". Come sostenere una manovra del genere? Secondo il senatore si tratta di soldi che non finiranno in risparmi ma sul mercato "producendo un giro d’affari che genera un maggiore gettito Iva valutato attorno all’8%". A livello locale, Mastrini ha concentrato l’attenzione sulla Lunigiana: "Mancano infrastrutture. Se non si fanno varianti, gli assi viari che attraversano i borghi sono spesso congestionati da mezzi pesanti che mal si sposano con il nostro turismo. La stazione più importante, di Aulla, oggi è una cattedrale nel deserto. Bisogna collegare meglio la Lunigiana con l’esterno, soprattutto la parte est del Fivizzanese dove non c’è un casello. Senza dimenticare le infrastrutture informatiche, la fibra e i collegamenti internet che sono un elemento chiave oggi per il rilancio del turismo e dei nostri paesi, per chi può e vuole lavorare in smart working".