Cava Crestola, bocciato l'ampliamento a Carrarail Comune

Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar: il Comune di Massa Carrara nega l'ampliamento della cava Crestola a causa della pericolosità dell'area. La ditta impugna, ma il ricorso viene respinto.



Cava Crestola, bocciato l'ampliamento a Carrarail Comune

Cava Crestola, bocciato l'ampliamento a Carrarail Comune

CARRARA

Il Comune ha negato la richiesta di ampliamento della cava, l’azienda impugna e il Tar respinge il ricorso. Da qui il provvedimento ultimo del Consiglio di Stato che riconferma la sentenza del tribunale regionale. Dal 2012 la cava Crestola ha una vertenza aperta con il Comune. In quell’anno l’amministrazione rigettò la richiesta di variante all’autorizzazione all’escavazione. Un provvedimento negativo forte anche del parere dell’Asl che aveva evidenziato la pericolosità di un simile ampliamento per la sicurezza dei lavoratori. "Si trattava – si legge nella sentenza del Consiglio di Stato – di operare su una nuova area di coltivazione a sua volta posta al di sopra di una galleria a quel tempo tombata con detriti che avrebbe potuto determinare smottamenti". Quel provvedimento venne impugnato dall’azienda davanti al Tar che tuttavia rigettò il ricorso. Il senso ultimo di tale parere è che, "lavorando su quel tratto si rischierebbe uno smottamento, poiché di sotto del piano di coltivazione si rinviene una galleria ricoperta da detriti". E, come evidenziato nell’appello "nel progetto si sarebbe dovuto lavorare su una galleria già messa in sicurezza con detriti che l’avevano riempita. Né si potrebbe ipotizzare di lavorare in sicurezza mediante previa eventuale asportazione dei detriti stessi". Da qui la sentenza del Consiglio di Stato che boccia la possibilità di ampliamento della cava e condanna la ditta al pagamento delle spese processuali di 3mila euro.