
Ha esposto in tutto il mondo, i suoi dipinti hanno alleggerito e curato gli animi di appassionati dei 5 continenti, ma in città non ha mai avuto una sua mostra. Così il 18 novembre si apre a Palazzo Binelli la personale del pittore Claudio Cargiolli. E’ la prima assoluta che ha il sapore del ritorno ‘artistico’ fra le mura di casa: una tre giorni che da giovedì 18 a sabato 20 vedrà protagonista una decina di dipinti realizzati negli ultimi 8 mesi riuniti in un titolo evocativo ‘Per filo e per segno’.
L’ultima sezione di un fil rouge artistico che si dipana lungo il tempo e attraverso tutte le fase creative che hanno segnato la dimensione di Cargiolli, fino a legarsi all’attualità più contingente. Uno
sguardo nell’onirico e nel trascendente che si traduce poi in una visione e in un racconto in cui colori e immagini danno vita a qualcosa di nuovo e diverso. Dieci dipinti che seguono anche una produzione più recente, un ciclo di lavori presentati a giugno di quest’anno nello speciale televisivo della galleria Orler di Venezia: tutte opere poi acquistate da collezionisti privati. Un’iniziativa fortemente voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara per dare lustro a un maestro del territorio e riavvicinare così la città alla bellezza che i suoi artisti sanno creare e rappresentare nel mondo.
Cargiolli, apuano doc, non aveva mai esposto in una personale a Carrara, città dove comunque si è formato sotto il profilo artistico e spirituale. Nato a Ponzanello nel 1952, piccolo borgo nei pressi di Fosdinovo ha frequentato il Liceo Artistico e in seguito l’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove ancora vive e lavora. La sua è una pittura che affonda la poetica e la forza nel rapporto stretto con i luoghi dell’infanzia e la sua crescita personale, evolvendo di volta in volta assieme alle nuove esperienze che ne arricchiscono il bagaglio culturale e spirituale. Non sono solo quadri, ma visioni d’insieme in cui oggetti, forme, colori e personaggi mantengono un’aura mistica e quasi distaccata dalla realtà, simboli di qualcosa di ben più profondo. Ognuno vivo per sé ma legato indissolubilmente al resto del mondo attraverso l’immagine che l’artista infonde al dipinto stesso, in una costruzione poetica e metafisica che nell’irreale riproduce l’essenza della realtà stessa, in uno spazio iperuranio che scaturisce dalla mente dell’artista, atemporale ma non per questo meno vero.
Un’originalità assoluta che ha portato Cargiolli ad avere una carriera artistica lunga e piena di attestati di stima con mostre, esposizioni e personali in ogni angolo d’Italia. Grande successo, solo per fare un esempio, ha avuto nel 2017 a Genova la mostra antologica a lui dedicata a Palazzo Ducale a Genova, a cura di Giovanni Faccenda. La sua poetica artistica sarà quindi protagonista a Carrara a partire dal 18 novembre, giorno dell’inaugurazione ufficiale. Alle ore 18 nella sala conferenze di Palazzo Binelli è previsto l’incontro con l’autore che spiegherà il significato delle dieci opere in esposizione. Durante l’evento inaugurale è prevista la presenza di Massimo Bertozzi, autore con Giovanni Faccenda, Guido Oldani, Piercarlo Santini e Cesare Orler, dei testi introduttivi del primo volume del catalogo generale delle opere dell’artista edito da Mondadori gruppo Cairo. Catalogo che nell’occasione sarà presentato dal responsabile editoriale Carlo Motta. Le opere resteranno esposte il 19 e 20 novembre, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 19.