REDAZIONE MASSA CARRARA

Cappucciniana... verdeoro. Viaggio nel Sudamerica

Stasera al convento il concerto “Brasil a flor de pele“ dedicato a Chico Buarque. Esibizioni del Trio Mandarina e dei Berimbau per narrare le anime del Paese.

Cappucciniana... verdeoro. Viaggio nel Sudamerica

Continuano gli eventi della Cappucciniana, la rassegna che sta entusiasmando l’estate massese promossa dall’associazione Padre Damiano da Bozzano. Stasera alle 21 il convento dei Cappuccini si colorerà di verdeoro grazie a “Brasil à flor de pele - Viaggio nelle anime brasiliane“, evento musicale selezionato e curato dall’artista ligure Beppe Mecconi. Il titolo richiama una canzone di Chico Buarque de Hollanda, uno dei maggiori rappresentanti della canzone d’autore brasiliana. Il brano, noto anche come “O qui serà“, è caratterizzato da due testi e due significati differenti e riflette la duplicità delle anime dei musicisti ospiti. Il Trio Mandarina, composto da Mauro Avanzini, Cristina Alioto e Silvia Fazzi, offrirà un viaggio musicale attraverso il Brasile dell’Amazzonia, evocando elementi primordiali e sperimentando sonorità arcaiche che si ritrovano anche nella musica contemporanea di Egberto Gismonti ed Hermeto Pascoal. I “Berimbau“ invece, duo formato da Anna Menchinelli e Luca Raimondi, renderanno omaggio ai classici della musica popolare brasiliana, partendo dal samba carioca e dalla bossa nova di João Gilberto, fino a esplorare la musica nordestina caratterizzata da ritmi africani e sapori speziati. “Á flor de pele“ si preannuncia come una mescolanza di profumi e fragranze che dipinge un ritratto autentico del Brasile, terra di “miscigenacão“ e tavolozza di colori dalle mille sfumature. Beppe Mecconi, che ha selezionato buona parte del programma musicale della rassegna, insieme ai prossimi eventi teatrali “Danzando alla luna calante“ con coreografie e cura di Elisa Raniero in scena il 2 agosto e il recital “Orfeo e Euridice“ di giovedì 8, si è detto particolarmente soddisfatto del successo riscontrato finora e promette grande spettacolo fino alla fine del festival. La buona volontà e la passione possono fare la differenza, parola dell’associazione Padre Damiano da Bozzano, che con impegno e dedizione sta portando avanti una kermesse multiculturale che anima la città: l’invito a salvare il convento da progetti speculativi e mantenerne vivo lo spirito artistico, sociale e religioso adesso è più vivo che mai e la comunità, con il suo vivo interesse partecipativo, ha risposto presente.

Francesco Marinello