
L'imprenditore versiliese Alberto Galeotti (foto Umicini)
Carrara, 4 maggio 2015 - Era stato un cinghiale a trascinare in tribunale Alberto Galeotti, ex patron della Canniccia di Forte dei Marmi, accusato di aver partecipato ad una battuta di caccia di frodo nella zona tra Castelpoggio (Carrara), Fosdinovo e Aulla. Oggi il giudice Elisabetta Congiusta in tribunale a Massa ha condannato ad una multa di 800 euro l’imprenditore 52enne appartenente ad una delle famiglie più importanti della Versilia. Gli è stato anche confiscato il fucile mentre per un testimone, il giudice ha trasmesso gli atti alla procura per valutare la sua posizione in ordine al reato di falsa testimonianza. Galeotti inventò la Canniccia di Forte dei Marmi portando ben presto il locale alla ribalta nazionale col record della discoteca più frequentata d’Italia e proseguì la sua attività nel mondo dello spettacolo assieme a Briatore nel grande rilancio del Twiga. In gioventù è stato un nazionale di hockey (giocò in serie A col Forte dei Marmi nel ruolo di portiere) dovrà indossare i panni, decisamente più scomodi, dell’imputato per affrontare davanti al giudice Garofalo la prima udienza del processo a suo carico. La Guardia forestale lo denunciò per aver cacciato di frodo lo scorso anno nella zona montana a cavallo tra i Comuni di Carrara, Fosdinovo ed Aulla. Era stato utilizzato anche un elicottero dalle squadra antibracconaggio che avevano intensificato i controlli con l’ausilio anche della polizia provinciale. La caccia al cinghiale non è vietata ma occorre attenersi al calendario venatorio e alle prescrizioni emanate dalla Provincia. Una pattuglia in servizio di vigilanza, allertata dal velivolo, aveva sorpreso l’imprenditore versiliese intento in una battuta di caccia al cinghiale. Le guardie forestali avevano raccolte le segnalazioni di diversi abitanti della zona che aveva udito degli spari nei boschi. Alberto Galeotti, intraprendente imprenditore del Forte, è molto conosciuto anche a Marina di Carrara, Marina di Massa e Bocca di Magra dove aveva gestito la Baia dell’angelo che rilanciò in grande stile richiamando migliaia di persone da tutta Italia nelle serate musicali.