"Bolkestein, via alle gare. I tre sindaci mentono"

’Mare Libero’ e ’In 500 sulla battigia’: "I Comuni infrangono le leggi dello Stato"

"Bolkestein, via alle gare. I tre sindaci mentono"

"Bolkestein, via alle gare. I tre sindaci mentono"

"Quasi ci commuove la perfetta sovrapposizione di fantasie provenienti dai sindaci di Carrara, Massa e Montignoso, in sintonia quasi stucchevole con il sindacato dei balneari. Se non fosse che, e spiace molto constatarlo, stanno mentendo sapendo di mentire e, peggio, stanno concorrendo all’infrazione di leggi dello Stato, esponendo oltretutto i dirigenti dei rispettivi Comuni a responsabilità a titolo personale". L’attacco alle istituzioni, durissimo, arriva dall’associazione ’Mare Libero’ e dal movimento ’In 500 sulla battigia’ a proposito della Bolkestein e della recente sentenza del Consiglio di Stato contro le deroghe alle concessioni attuate dai Comuni. "Non è vero come dice Lorenzetti che il suo schema di proroga è stato confermato dal Consiglio di Stato – continua la nota delle associazioni –. Semplicemente perché il massimo organo della tutela della giustizia nell’amministrazione pubblica, già dal 2021 con le ormai famose sentenze gemelle, indicò quella che, per noi cittadini, è la via della legalità senza correre il rischio di pagare di tasca nostre le multe dell’Ue. Non è neanche vero, come dice Persiani che il Comune di Massa ha semplicemente applicato la legge Draghi, unica legge di dettaglio sopravvissuta alle mannaie della giustizia amministrativa: sa perfettamente il sindaco che per poter utilizzare l’altro anno di proroga era previsto in maniera cogente un paletto strettissimo: l’inizio delle procedure concorsuali. Cosa che nessuno dei tre Comuni si è impegnato a fare. E fa sorridere anche la paura di Arrighi di prestare il fianco a ricorsi. Anzi, forse è l’affermazione più dolorosa per noi cittadini che, rispettando ogni giorno le regole, ci battiamo per un bene pubblico nella sostanza: non è accettabile scegliere di non applicare la legge per paura che qualche concessionario proceda a ricorso (che peraltro perderebbe)".

"Tralasciando – conclude la nota – la questione indennizzi sollevata dalle associazioni dei balneari che è esclusa dall’atto concessorio, vorremmo invece riportare i riflettori sulla vera questione: stiamo parlando di spiaggia: bene pubblico con funzione sociale, i cui destinatari sono solo ed esclusivamente i cittadini. E i cittadini sono rappresentati dagli amministratori. Possibile che Arrighi, Persiani, Lorenzetti stiano ancora cercando di difendere gli interessi di pochi a scapito di tutti? Possibile che la Regione Toscana, proprio nelle more di nuovi piani degli arenili, quanto mai ora necessari, continui a glissare sulla percentuale di spiaggia da concedere (che ricordiamo deve essere minoritaria rispetto alla percentuale libera), su base comunale a quelle realtà che hanno voglia d’imbarcarsi una gestione del bene pubblico?".