"Bisogna ampliare il monitoraggio sulle cave"

Il consigliere comunale dei 5 Stelle a Carrara, Matteo Martinelli, invita la giunta a seguire la politica di contenimento dell'escavazione e monitoraggio accurato delle cave, per evitare rischi idrogeologici e garantire una gestione sostenibile delle risorse.

Il consigliere comunale dei 5 Stelle, Matteo Martinelli, sulla proposta della Regione di aumentare del 5% l’escavazione in Toscana, invita la giunta di Serena Arrighi a seguire la strada intrapresa ai tempi dell’amministrazione pentastellata di Francesco De Pasquale. "Chiediamo che l’amministrazione comunale si approcci con grande prudenza e seguendo la strada già tracciata – scrive Martinelli –, e continui nella politica di favorire l’asportazione dei materiali di risulta, limitando l’utilizzo dei nuovi quantitativi al materiale già presente nei bacini estrattivi, in modo da mantenere inalterati gli obiettivi di contenimento dell’escavazione e agire con efficacia sul rischio idrogeologico. I nuovi quantitativi, insomma, non dovrebbero riguardare il materiale che sarà asportato in futuro ma esclusivamente quello già presente in cava, quali ad esempio i cosiddetti ravaneti pericolosi oppure le terre e scaglie utilizzate in passato per le ‘opere ingegneristiche (riempimenti, strade, bastionature ecc)".

"Sarebbe necessario inoltre ampliare l’attività di monitoraggio e di analisi dei dati disponibili – prosegue Martinelli – per avere un quadro completo e puntuale sull’andamento dell’escavazione di ciascuna cava. Gli strumenti tecnici ci sono già, resta da potenziare l’Ufficio marmo dotandolo del supporto adatto per completare un disegno già concertato con la Regione dall’amministrazione a 5 stelle. Il Comune di Carrara nel 2021 sotto la guida del sindaco De Pasquale, ha deciso di limitare i quantitativi ad una cifra inferiore a quella prevista dal piano regionale. I volumi di produzioni delle cave della nostra città di conseguenza hanno visto una brusca diminuzione. Ma i dati attuali non devono far abbassare la guardia, né tantomeno suggerire una politica di ‘’liberi tutti’’ inutile e dannosa per la città e per le stesse aziende. A questo punto come abbiamo già suggerito in commissione marmo – conclude il consigliere – è necessario fare un passo avanti per poter gestire con maggiore precisione e consapevolezza aspetti critici dell’attività di cava, quali i quantitativi realmente estratti e le rese effettive".