ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Bedizzano, un paese che dimentica i bambini

"Qui si vivrebbe bene ma...": i residenti lamentano il campetto da calcio chiuso, la palestra del Vignale distrutta e parco nel degrado

di Alessandra Poggi

Ci sono due bar, un ristorante, due botteghe di alimentari, una scuola dell’infanzia e una primaria, persino la parrucchiera le poste e una lavanderia. E poi c’è una palestra, o meglio quel che resta di una palestra. Parliamo del paese di Bedizzano. Lo stesso paese che la famiglia dei Cybo Malaspina e altre nobili casati prediligevano come meta vacanziera, al punto da edificare delle decorose dimore come il palazzotto del Principe, gli edifici di piazza fratelli Bonuccelli e la fontana marmorea del 1600 tuttora presente in piazza della Liberazione. Un paese vivace dove non manca quasi niente, a parte gli spazi per i ragazzi. Il campo sportivo è chiuso da anni e la ex palestra comunale del Vignale, il parco dietro il cimitero famoso per i suoi castagneti, è vittima di mancanza di manutenzione e di raid vandalici. Una vergogna sotto gli occhi di tutti, che i paesani nel corso degli anni hanno più volte sottoposto all’attenzione delle varie amministrazioni, ma senza ottenere risultati. A Bedizzano "si vivrebbe bene" dicono i residenti ma "con qualche accorgimento" aggiungono. Tra gli esempi citati riportiamo la ristrutturazione della rotonda alla pesa pubblica (zona Canalie), biglietto da visita per i paesi a monte ormai ridotta a un colabrodo, ripristinare il manto stradale che dalla pesa conduce in paese, mettere in sicurezza la stessa strada sostituendo i guard rail in cemento posizionati a seguito dell’alluvione del 2014. Ma soprattutto mettere mano alla palestra del Vignale.

Ce lo raccontano Barbara Bongiorni e sua madre Ida Tramontana che gestiscono lo storico alimentari del paese, da una decina d’anni anche tabaccheria e ricevitoria: "in paese oggi per i bambini e i ragazzi non ci sono spazi – racconta Barbara – il campetto da calcio è chiuso da anni, la palestra del Vignale è distrutta e nel parco non ci sono più le panchine, le hanno rotte tutte. In paese ci sono tanti bambini e ci sono anche quelli dell’asilo e della scuola elementare. La scuola è frequentata dai bambini di Bedizzano, ma anche di Bergiola e Codena, alcuni vengono da Carrara. Ma non hanno spazi esterni da sfruttare. Eppure ci sarebbero. Adesso arriva l’estate e i ragazzi non sanno dove andare in paese, così finisce che si ritrovano a giocare a pallone al fontanino – la fontana vicino alle scuole – ma ci sono molte case e chi ci abita giustamente si lamenta. Da anni è chiuso anche l’oratorio don Guido, che a saperlo chiuso si starà rivoltando nella tomba – prosegue Barbara –: una volta in paese si viveva bene. La cosa che non capiamo è perché pur avendo gli spazi non facciano in modo di metterli in sicurezza. La palestra ormai fa paura, vederla così non fa piacere a nessuno, in particolare a chi come me l’ha sempre frequentata. E cosa vogliamo dire della strada che dalla pesa viene in paese? Ci lasci gli ammortizzatori della macchina – aggiunge mamma Ida – o rischi di sfondare le ruote. E non è che quella che passa da Codena sia meglio eh – aggiunge – gli alberi non li tagliano da anni e sono quasi sulla strada compromettendo la visibilità".