
Sarà il giudice, nei prossimi giorni, a stabilire se la denuncia presentata dall’assessore Pierlio Baratta contro i “leoni da tastiera“ andrà avanti o sarà archiviata (come chiesto dal Pm Alessia Iacopini). Nei giorni scorsi, in tribunale a Massa, si è svolta l’udienza davanti al Gup per stabilire se la causa finirà nel nulla o meno. Attraverso il suo legale (l’avvocato Sara Caleo) l’esponente della giunta Persiani si è opposto all’archiviazione. E così martedì scorso davanti al giudice Marta Baldasseroni si sono seduti sia l’avvocato Sara Caleo sia i suoi colleghi che difendono gli accusati. E tra questi ultimi, ricordiamolo, c’è anche un parlamentare. Sempre a proposito di particolari interessanti, uno degli accusati pare sia difeso da un collega di giunta di Baratta, collega che però si è fatto sostituire in aula. Tornando al dibattimento, i difensori hanno, di fatto, sostenuto e rilanciato la posizione del Pubblico ministero, chiedendo l’archiviazione della denuncia. Di parere diverso, ovviamente, Sara Caleo. "Lo stesso Pm ha riconosciuto l’esistenza del reato – ha, in estrema sintesi, sostenuto il legale – pur chiedendone l’archiviazione. Io confido nella giustizia e sono sicura che non ci saranno valutazioni legate ad orientamenti politici. Ritengo che lavoriamo tutti per un obiettivo comune: fare giustizia".
La dottoressa Marta Baldasseroni, che avrebbe già letto quanto pubblicato su Fb e visto i video, farà conoscere la sua scelta nei prossimi giorni. Probabilmente entro la fine del mese, ma non è possibile stabilire già adesso una data.