
di Daniele Rosi
Lavoro di squadra e capacità di reinventarsi. Sono i due ingredienti principali su cui poggia la filosofia del Bar Sonia, a due passi dall’Esselunga di Turigliano. Una famiglia prima ancora di un gruppo; a partire dal nome del bar, dedicato a una delle titolari, Sonia Currà, scomparsa anni fa a causa di un tragico incidente che ha lasciato un vuoto enorme nel cuore della sua famiglia. Una squadra numerosa quella del bar Sonia, coordinata da Roberto Currà che gestisce il locale dal 2005 insieme al fratello Antonio, alla sorella Lorena e alla moglie, Alessia Fossi. La lista del personale si amplia poi ai giovani Gentian Tanushi, Jessica Verdini e Denise Petrucci, sempre pronti ad accoglierti con il sorriso appena varchi la soglia d’ingresso del bar. Se c’è un locale che rappresenta a pieno l’idea del gioco del "Caffè per la ripartenza", questo è il bar Sonia.
Un’attività che ha saputo ripartire guardando avanti nonostante la grande perdita subita in famiglia, e anche nonostante le difficoltà che la pandemia ha comportato per il settore della ristorazione e dei bar. Il Bar Sopnia è ancora rimasto il punto di riferimento per avenza e per i giovani. "Quando penso alla mia attività e a come siamo andati avanti in questi difficili mesi, trovo solo una parola adeguata per descrivere tutto: resilienza - spiega Roberto Currà - perché è un termine che racchiude perfettamente come si siamo reinventati e adeguati alle restrizioni anti contagio. Sono stati mesi molto difficili - ammette - soprattutto quando siamo stati chiusi nei mesi del lockdown". E’ proprio in quel periodo che a Roberto e al suo staff è scattata la scintilla di reinventare qualcosa che potesse permettere al bar di tornare, seppur parzialmente, a una parvenza di normalità. "Quando è stato possibile, abbiamo fatto i vari servizi di consegna a domicilio come previsto dalle normative, a cui è seguito l’asporto. Ricorderò sempre che andavo a fare le consegne a domicilio tutto bardato come i medici - racconta Currà - e la paura era tanta.
Poi quasi per caso ci siamo inventati l’idea del drive in, con le persone che rimanendo in auto potevano ordinare senza entrare nel bar. L’idea ha riscosso un grande successo e ci ha permesso di guardare al futuro con maggior ottimismo. Adesso la situazione sta leggermente migliorando, anche se tra i clienti vedo molta confusione sul green pass".