FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Bandiera nera alla foce del Magliano. Il divieto di balneazione è permanente

Lo ha deciso la Regione d’accordo col Comune: "Motivi igienico sanitari"

Ecco la foce del fiume. Stop alla balneazione

Massa, 2 marzo 2017  DIMENTICATE il Magliano: da quest’anno alla foce sarà istituito un divieto di balneazione permanente per «motivi igienico sanitari», così come lo sono già la foce del Brugiano e del Frigido. I punti di campionamento delle acque di balneazione di Massa, inoltre, passano dai 12 degli anni precedenti a 11, proprio a seguito della ‘cancellazione’ del tratto di controllo a est del fiume: a deciderlo è stata la Regione Toscana in accordo con il Comune di Massa alla fine del 2016. Troppi gli sforamenti per la presenza dei batteri fecali in mare, escherichia coli ed enterococchi intestinali, segnalati da Arpat che hanno poi determinato altrettanti divieti temporanei e una lenta retrocessione della qualità dell’acqua: prima buona, poi sufficiente e, nel 2016, scarsa.

IL DIVIETO doveva essere una sentenza già l’anno scorso ma la Regione aveva concesso un anno di deroga. A dicembre, però, nella fase di classificazione delle acque, palazzo civico e Regione hanno dovuto prendere atto dell’impossibilità di superare il problema a breve: quindi divieto di balneazione alla foce e cancellazione del campionamento che diventa solo un ‘punto conoscitivo’ a est per «garantire che i bagnanti non siano esposti a situazioni di inquinamento». Inoltre Arpat e Toscana verificheranno l’idoneità della zona ogni 15 giorni invece che una volta al mese. Al Comune l’incarico più gravoso: eliminare le condizioni che hanno determinato la retrocessione, partendo da fognature e lotta agli sversamenti abusivi nel fiume. «E’ un problema che ci portiamo dietro da anni – sottolinea il vice sindaco Uilian Berti -. Nell’ambito dell’accordo di programma sottoscritto con la Regione nel 2014, l’anno scorso avevamo affidato a Gaia 100 campionamenti del fiume arrivando a diffidare 2 persone: avevano le condotte che sversavano direttamente nel Magliano. Anche quest’anno ripeteremo l’esperienza. La parte più difficile, però, è trovare chi sversa abusivamente nel corso d’acqua quando piove». Per questo entro la fine dell’anno deve partire il primo lotto del progetto di Gaia – sempre parte dell’accordo di programma del 2014 –per le fognature nere a Ronchi e Poveromo.

«E’ IN FASE di conclusione la progettazione definitiva e, nei prossimi giorni, è prevista la conferenza dei servizi decisoria. L’opera completa costa 3 milioni e 900mila euro – ha proseguito Berti -. Il primo lotto dovrebbe iniziare a maggio e finire entro il 2017. Prevede la realizzazione della condotta principale che collegherà la zona di Ronchi e Poveromo al depuratore ex Cersam tramite il bypass delle Querce, arrivando a via dei Loghi e al Fescione. Un’altra conduttura sarà all’altezza di via Poveromo fino a via San Cristoforo per prendere le case a monte. L’altro tratto si innesta in via dei Loghi per arrivare in via Stradella. In questo modo tutto viene deviato in via dei Loghi, compreso quanto oggi arriva da Montignoso e Cinquale. Il secondo lotto, nel 2018, coprirà poi tutte le diramazioni secondarie. Speriamo quindi che per l’estate del prossimo anno il problema sia eliminato in modo da togliere il divieto alla foce del Magliano».